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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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Non solo islamici fra gli anti-semiti laburisti inglesi 28/05/2016
 Non solo islamici fra gli anti-semiti laburisti inglesi
Analisi di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana)

In prio piano Jeremy Corbyn, segretario del Partito Laburista inglese

L’anti-semitismo musulmano all’interno del partito laburista ha assunto un ruolo sproporzionato rispetto alla sua reale dimensione. Vanno però aggiunti altri nomi, fra i quali quello dell’euro-parlamentare Afzal Khan. Nel 2014 aveva scritto in un tweet “ il governo israeliano reagisce a Gaza come i nazisti”. Il portavoce del partito dichiarò che non ci sarebbero state azioni disciplinari nei suoi confronti, gli sarebbero state ricordate le sue responsabilità, la solita formula ipocrita da tradurre in “ non preoccuparti, non verrai toccato...”

Il più noto diffamatore degli ebrei e di Israele nel partito laburista è però Ken Livingstone, inglese puro sangue, un laburista estremista di sinistra, che è anche stato sindaco di Londra. È lunghissimo l’elenco delle sue iniziative. Nel 2005 derise un giornalista – sapeva che era ebreo – chiamandolo ‘guardia nazista di un campo di concentramento nazista’. Nello stesse anno ospitò a Londra l’egiziano Yusuf Al-Qaradawi, oggi nel Qatar, un imam sunnita che plaude ai terroristi suicidi, fanaticamente anti-semita e omofobo. Livingstone disse che Al-Qaradawi avrebbe contribuito a favorire le relazioni tra l’Occidente e la religione islamica. Nel 2006 Livingstone disse, riferendosi ai fratelli Reuben, ebrei nati in India e costruttori di origine irachena “ se non state bene qui, potete andarvene in Iran e fare fortuna sotto il regime degli ayatollah, se non vi va come amministro io”. Non è difficile immaginare le reazioni se un sindaco di Londra avesse detto le stesse parole a un uomo d’affari musulmano. Dopo l’elezione a segretario del partito di Jeremy Corbyn, Livingstone venne nominato condirettore della rivista laburista dedicata a temi militari. La sua prima dichiarazione fu in difesa del deputato Nazim Shah, sospeso dopo che aveva dichiarato che Israele doveva essere rilocalizzato negli Stati Uniti. Affermò poi che Hitler aveva appoggiato il sionismo, fatto che portò alla sua sospensione.

Seamus Milne, grande sostenitore di Hamas, invece, non venne mai sospeso, malgrado avesse dichiarato nel 2007 che la creazione di Israele era stato un crimine. Corbyn non esitò a nominarlo Direttore esecutivo e strategico della Comunicazione del partito, una posizione di grande rilievo. Le origini dell’attuale anti-semitismo nel partito laburista può essere fatta risalire alle dimissioni di Alex Chalmers, presidente del Club laburista (OULC) dell’Università di Oxford. Sulla sua pagina di Facebook, Chalmers scrisse che “ gran parte degli student affiliati a OULC, ma anche non necessariamente, avevano problemi con gli ebrei”.

Poi vennero le dimissioni di Brahma Mohanty, responsabile per gli iscritti disabili al club. Queste dimissioni provocarono una inchiesta affidata alla baronessa laburista Royall. Ma soltanto alcune parti del rapporto vennero rese pubbliche. Dopo che il club laburista di Oxford (OULC) sottoscrisse l’appello alla “Settimana contro l’Apartheid di Israele”, Ed Miliband, allora segretario del partito laburista, annullò un suo intervento, dichiarando di essere profondamente scosso per il clima anti-semita dell’università.

Vicky Kirby è stata prima sospesa nel 2014 dopo aver pubblicato diversi tweet sui social media, ma poi riammessa nel partito con un ammonimento e nominata vice-direttrice del Comitato Esecutivo del partito laburista. Kirby è stata poi criticata per essere stata inclusa nel comitato selettivo delle elezioni generali del 2015. Venne nuovamente sospesa quando si seppe che aveva nuovamente pubblicato tweet anti-semiti e contro Israele sui social media. Scrisse “ Hitler è un dio sionista”, “abbiamo inventato Israele per salvare gli ebrei da Hitler, ma oggi è lui il loro maestro”, per finire con “ Non dimenticherò mai di insegnare ai miei figli, che lo insegnino poi ai loro, che il male si chiama Israele”. Tutti tweet in linea con il suo odio, come quello del 2011, nel quale definiva gli ebrei “quelli con i naso grosso”, e in un altro, dove si chiedeva “perché Isis non avesse attaccato Israele, il vero oppressore”. Dopodichè venne nuovamente sospesa.

Anche Jackie Walker, vice-direttrice del Comitato di Momentum – un gruppo di sinistra del partito laburista- venne sospesa. Scrisse sull’ “Olocausto africano” e sugli ebrei “contrabbandieri di schiavi”. Disse anche di avere origini ebraiche, una spiegazione irrilevante, in quanto gli ebrei possono essere anti-semiti come chiunque altro.

David Watson è stato sospeso da coordinatore delle iniziative di ‘fundraising” per il partito laburista, in quanto aveva condiviso un articolo sulla sua pagina facebook dove paragonava il Mossad ai nazisti e accusava Israele di genocidio contro i palestinesi.

Un altro membro del partito espulso è stato John McAuliffe, specialista in affari esteri. Sulla sua pagina facebook ha scritto che la Shoah era uno “strumento politico” usato da Israele “ per costruire un racket finanziario in tutto l’Occidente”.

Malgrado il fatto che le dichiarazioni politiche più anti-semite siano arrivate recentemente da membri del partito laburista, ce ne sono anche di altra provenienza. L’ex deputato liberal democratico David Ward, ora consigliere a Bradford, ha tweettato “ sia dato credito a NazShah per avere sollevato temi importanti sul sostegno dato dagli Usa al criminale Stato di Israele”. Un portavoce del partito liberal democratico dello Yorkshire ha detto: “ A David è stato ricordato che ha degli obblighi in quanto consigliere eletto, e che l’impegno del partito è rifiutare l’anti-semitismo”. Quando era deputato al parlamento nel 2013, Ward aveva definito Israele uno "stato di apartheid", venendo così espulso dal partito.

Tra musulmani e diffamatori non musulmani all’interno del partito laburista inglese, il numero e la tipologia degli insulti anti-semiti e contro Israele è importante che siano venuti alla ribalta. È stato detto che gli ebrei erano dietro l’attacco alla Torri Gemelle e l’Isis, che gli ebrei russi ortodossi erano coinvolti nello sfruttamento della prostituzione, altri hanno espresso disgusto verso i ‘potenti’ ebrei americani. Lo stesso nome di Hitler è stato in primo piano nelle diffamazioni, citato come l’uomo più grande della storia, un ‘Dio Sionista’ perché 'sosteneva il sionismo'.

Su Israele, il campo è ancora più vasto, include dichiarazioni quali “ la creazione di Israele è stato un crimine” e che l’Inghilterra deve scusarsi per la Dichiarazione Balfour. Eppure, malgrado l’importanza dell’istigazione anti-semita e contro Israele dei non-musulmani all’interno del partito laburista, le loro affermazioni e le loro azioni sono state superate da quanto ha dichiarato Aysegul Gurbuz, la consigliera musulmana laburista a Luton, nell’augurare una nuova Shoah, e che l’Iran possa usare l’arma nucleare per “ cancellare Israele dalle mappe geografiche”.


Manfred Gerstenfeld è stato presidente per 12 anni del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta. E' appena uscito il suo nuovo libro "The war of a million cuts" (in inglese). E' una analisi di come ebrei e Israele sono delegittimati e come farvi fronte.


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