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Italia Oggi Rassegna Stampa
26.05.2016 Bayern Monaco: rispunta il passato nazista
Analisi di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 26 maggio 2016
Pagina: 14
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Il Bayern anticipò le epurazioni»

Riprendiamo da ITALIA OGGI, a pag. 14, con il titolo "Il Bayern anticipò le epurazioni", l'analisi di Roberto Giardina.

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Roberto Giardina (a destra, il suo recente libro, Imprimatur ed.)

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Uno striscione ricorda Kurt Landauer, presidente ebreo del Bayern fino al 1933

Il calcio, sport di inglesi e ebrei. E il padre di Markwart Herzog, fratellastro del regista Werner, nostalgico nazi, probì al figlio di giocare a pallone, pur negli Anni Sessanta, al tempo del Beatles. Il ragazzo non obbedì, giocava a football di nascosto, come se fosse un vizio di cui vergognarsi. Oggi, a 58 anni, è uno storico, ama il calcio, è tifoso del Kaiserslautern, e si dedica alle ricerche sul passato delle squadre tedesche durante il III Reich. Ovvio, non potevano ribellarsi agli ordini del regime, su tutte le imprese sventolava la croce uncinata, dalla Lufthansa alla Daimler, ma la differenza sta nella partecipazione, nell´entusiasmo con cui aderirono.

Il Bayern di Monaco ha appena vinto la coppa, dopo aver conquistato lo scudetto per la quinta volta consecutiva, mai avvenuto prima. I bavaresi sono incontentabili ed hanno licenziato il trainer Pep Guardiola, perché non è riuscito a vincere anche la Coppa dei Campioni. A luglio prenderà il suo posto Ancellotti. Un suo successo farà bene all´Italia, come ai tempi dei trionfi della Ferrari. Herzog sta per infliggere tuttavia un duro colpo al Bayern, squadra più amata e odiata della Germania come la Juventus. Chi vince sempre non è mai troppo simpatico.

A metà giugno, scrive “Der Spiegel”, uscirà il suo saggio “Opportunismus und Antisemitismus in den Satzungen des bayerischen Traditionvereins“. Che cosa si trovava prima della guerra nello statuto dello storico club bavarese? Herzog si è dedicato da anni alle ricerche negli archivi di Monaco, non tanto per avversione contro la squadra di Beckenbauer, quanto per sdegno contro la continua manipolazione storica. Nel museo della squadra, alla Allianz Arena, tra maglie e trofei conquistati, c´è una sezione dedicata agli anni del III Reich con la scritta: “Bittere Jahre, Harte Zeiten”, anni amari, tempi duri. E si legge ancora: “Mentre altri club cercarono velocemente di adeguarsi ai nazisti, il nostro Bayern mantenne a lungo le distanze”. Che improntitudine, commenta Herzog.

Nel ´33, al momento della presa del potere di Hitler, il presidente della società era l´ebreo Kurt Landauer, a cui si deve il primo titolo conquistato: fu costretto a dimettersi immediatamente, dovette vendere l´azienda di famiglia, nel ´38 finì per cinque settimane nel Lager di Dachau, nel maggio del ´39 riuscì a fuggire in Svizzera. Quattro dei suoi fratelli furono uccisi dai nazisti. Tornò dopo la guerra e nel ´47 venne rieletto presidente. Due anni fa alla sua vita è stato dedicato un film, in cui si fa capire che il Bayern fu estraneo agli eventi. Subì non partecipò, né più né meno delle altre società sportive.

Un falso storico. Il Bayern anticipò le leggi razziali. Già il 9 aprile del ´33, adottò misure per escludere i “non ariani” dal club: su mille soci, una cinquantina erano ebrei, e furono costretti alle dimissioni, anche se ancora non era giunto alcun ordine dal regime. Due anni dopo, venne votata una norma ancora più rigida: bastava avere un nonno ebreo per venir buttati fuori. Il club di Monaco finì per esagerare, ogni socio doveva presentare una dichiarazione sulla “purezza della sua famiglia”, e vennero cancellate tutte le eccezioni, come quella che tollerava quanti avessero combattuto nella Grande Guerra. Si era alla vigilia delle Olimpiadi di Berlino, e Hitler non voleva problemi. Meglio epurare senza renderlo ufficiale. E il Bayern ripulì il suo statuto. I responsabili della società non hanno finora commentato il saggio di Herzog: non conosciamo le sue fonti, sostengono. Bastano 50 cent, risponde lo storico, e si possono consultare i documenti conservati negli archivi del municipio.

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