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La Repubblica - La Stampa Rassegna Stampa
24.05.2016 Milano, aggredito 15enne con la kippah: ma La Stampa circonda l'accaduto di condizionali
Cronaca di Simone Bianchin, Zita Dazzi, una breve disinformante della Stampa

Testata:La Repubblica - La Stampa
Autore: Simone Bianchin; Zita Dazzi -
Titolo: «Porta la kippah, 15enne picchiato a Milano - Aggredito perché indossa la kippah»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 24/05/2016, a pag. 18, con il titolo "Porta la kippah, 15enne picchiato a Milano", la cronaca di Simone Bianchin, Zita Dazzi; dalla STAMPA, a pag. 20, la breve "Aggredito perché indossa la kippah".

Solo un quotidiano, tra quanti oggi hanno riportato la notizia, descrive i fatti come ipotetici, attraverso l'uso sistematico del condizionale: La Stampa. Circondare di dubbi una notizia certa, quella dell'aggressione antisemita ai danni di un ragazzo ebreo quindicenne ieri a Milano, significa disinformare e ridurre la gravità dell'accaduto. "All’origine dell’aggressione potrebbero esserci atteggiamenti di bullismo giovanile o di razzismo": con queste parole La Stampa nasconde la natura evidentemente antisemita dell'aggressione.

Ecco gli articoli, corretto quello di Repubblica:

LA REPUBBLICA - Simone Bianchin, Zita Dazzi: "Porta la kippah, 15enne picchiato a Milano"

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Prima gli insulti antisemiti, poi le botte. È successo domenica pomeriggio a Milano, al Parco Olimpia di via Soderini, vittime un gruppo di ragazzi con la kippah in testa, scout della comunità ebraica, che stavano giocando a calcetto. «Ebrei di m...», si sono sentiti urlare da un gruppetto di giovani italiani. Erano le 15.30. I ragazzi con il copricapo stavano giocando una partita sul prato sintetico dell’Olimpia. Ogni tanto si fermavano per rinfrescarsi alla fontana, poi ricominciavano. A un certo punto è passato il gruppo di italiani che ne hanno preso di mira in particolare uno, provocandolo.

Si tratta di un 15enne di Roma di passaggio a Milano, dove era andato a trovare alcuni amici della comunità. Secondo quanto ricostruito dalla questura, il ragazzo è stato avvicinato da un gruppo di adolescenti che hanno iniziato a ingiuriato, verosimilmente per il fatto che portasse in capo la kippah. Lui e i suoi amici avrebbero tentato di far finta di niente e di non rispondere alle provocazioni tanto che, secondo quanto raccontato dai ragazzi ai poliziotti della volante intervenuti sul posto, il 15enne si è allontanato subito dal parco. Ma sarebbe stato inseguito e raggiunto da uno del gruppo di quegli italiani che lo ha colpito con un pugno in faccia. «Al nostro arrivo — spiega la polizia — non c’era traccia degli aggressori e la vittima è stata medicata sul posto dai sanitari del 118 arrivati con l’ambulanza, per lievissime contusioni».

Il ragazzo in serata è tornato a Roma com’era nei suoi programmi, rifiutando il trasporto al pronto soccorso. Il ragazzo che lo ha colpito non è stato identificato dalla polizia, ma di lui raccontano qualcosa diversi testimoni. Altri ragazzi che frequentano quel parco e la zona, pur sostenendo di non sapere come si chiama, hanno detto, anche alla polizia, di averlo già visto in giro e lo descrivono come «un bulletto», uno con la mania di insultare chi gli capita a tiro, se trova il modo. «Se vede un immigrato gli dice “nero di m...”. Se incontra una con la pancia gli dà del ciccione. Offende chiunque e non sa neanche quello che dice». Sono episodi di bullismo, che sconfinano facilmente nel razzismo. «Purtroppo aggressioni del genere si ripetono spesso — commenta il presidente della comunità ebraica, Raffaele Besso — Chi è ebreo e indossa qualche capo che individua la sua identità, rischia». Il fatto è accaduto non lontano dal luogo in cui il 12 novembre scorso il rabbino Nathan Graff venne accoltellato e ferito seriamente da uno sconosciuto mai individuato. Gli ebrei chiedono che la sorveglianza nel quartiere rimanga alta.

E quello scorretto della Stampa:

LA STAMPA: "Aggredito perché indossa la kippah"

Domenica pomeriggio a Milano un ragazzo di 15 anni sarebbe stato avvicinato e aggredito da un altro gruppo di coetanei in quanto ebreo. L’episodio, secondo quanto riferisce la questura, è avvenuto in via Soderini, al Parco Olimpia. Il ragazzo, romano, si trovava assieme a degli amici quando è stato avvicinato da un gruppo di adolescenti che lo avrebbero insultato verosimilmente per il fatto che portasse in capo la kippah. Allontanatosi subito dal parco, sarebbe stato raggiunto da un solo ragazzo del gruppo, che lo avrebbe colpito al volto. All’arrivo degli agenti, non vi era traccia degli aggressori: la vittima è stata medicata sul posto per lievissime contusioni e ha fatto ritorno a Roma. All’origine dell’aggressione potrebbero esserci atteggiamenti di bullismo giovanile o di razzismo.

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