"Mai" è la risposta della comunità ebraica di Roma - e ci auguriamo di molti altri - alla titolazione di una strada a Giorgio Almirante. Guai dimenticare che la fragile Italietta liberale venne spazzata via - conseziente - dal cavalier Benito Mussolini, definito da sua santità il Papa "l'uomo della provvidenza".
Per opporsi alle soluzioni dittatoriali una democrazia deve essere forte, abbiamo l'esempio degli Stati Uniti, dell'Inghilterra, di Israele, quindi nessun timore di fronte a quelle riforme che possono garantire la stabilità del Paese. I vuoti sarà bene che vengano riempiti in modo democratico, per non lasciarli nelle mani degli estremisti di destra e di sinistra.
Ecco in breve la notizia:
Da Giorgio Almirante a Giorgia Meloni: l'estrema destra romana riabilita il fascismo
«Quando sarò eletta sindaco, uno degli impegni che mi prendo è quello di intitolare una strada di Roma a un uomo che è stato fondamentale nella storia della destra italiana e nella storia della politica italiana. Un patriota e una persona che amava gli italiani: Giorgio Almirante». Così Giorgia Meloni, candidata a Roma per Lega e Fratelli d’Italia. Protestano Anpi e comunità ebraica romana. La presidente Ruth Dureghello ribadisce che «mai ci sarà una via a Roma per chi collaborò alla “Difesa della Razza” senza pentirsene». Storace invita la Meloni a «parlare di buche. Per raccattare voti, non si usi Almirante».