Fiamma Nirenstein: un ritratto
Commento di Umberto Silva
In questo articolo Umberto Silva, dopo la lettera al Foglio che abbiamo pubblicato due giorni fa, affronta in modo più approfondito tutti gli aspetti legati alla nomina di Fiamma Nirenstein a prossima ambasciatrice d'Israele in Italia.
Fiamma, parola perfettamente adeguata alla ragazza Nirenstein, eterna ragazza grazie alla fiamma della giustizia che la vivifica. Le è costata sempre cara questa fiamma, anni d’insulti e minacce che ancora insistono, ma la fiamma che sprigiona dal suo impegno politico e giornalistico è tale da renderla allegra in ogni circostanza, sempre presente a se stessa e agli altri.
Israeliana e italiana, è quanto di meglio si possa escogitare per affratellare questi due popoli; se Bibi Netanyahu l’ha scelta senza esitare e in anticipo sui tempi burocratici, un motivo ci sarà, quasi un’urgenza, come a dire: Attenti signori, arriva una che sa il fatto suo e di noi tutti. Fiamma a Roma, Nirenstein a Gerusalemme, Fiamma Nirenstein ovunque nel mondo che ben conosce e attraversa, ella sembra nata per fare da unione alle due estreme punte della civiltà che si guardano da mare a mare; che esse siano preservate dal male è dovere di tutti, è patrimonio dell’umanità.
Fiamma Nirenstein
In un’epoca che sembra voglia disconoscersi e cancellare l’incancellabile Shoah, Fiamma ha sempre lottato con determinazione contro il rigurgito antisemita che sta diventando un’orrenda cloaca, sede di sé dicenti maestri del pensiero; la lotta di Fiamma è un grande dono per il nostro popolo, lei sempre si adopererà con l’allegra grinta che la distingue e illumina i suoi fulvi capelli; noi italiani dovremmo rallegrarci ed esserne fieri, e lo siamo, Fiamma ha aperto molti cuori e molti altri ne scalderà. Ma, evidentemente, ha chiuso il cuore di alcuni, che s’ingegnano a fare gossip per cercare di fermarla, tacciandola d’incendiaria, ma non certo nel senso vivificante che si è detto. Costoro vogliono tirare a campare, temono la violenza della verità, preferiscono l’indugio che annuncia la catastrofe.
Chi sono questi nemici di Fiamma? Girano molte voci, li invito a uscire in campo aperto per dire a chiare lettere il perché del loro rifiuto e boicottaggio, in modo che insieme si possa capire e ragionare. Ma che sciocchezza svelare che Fiamma vent’anni fa ha scherzato con una certa importante signora, siamo all’asilo infantile? No, i bambini non fanno di queste cose, siamo tra le bisbetiche che tra di loro pettegolano. Fiamma non tira pietre ma parole sì, tante, tantissime, non per sfracellare i cervelli ma per cercare di farli vivere, di illuminarli.
Giù le mani da questa donna coraggiosa e sapiente, si alzino i bicchieri e con gioia si brindi alla sua prossima proclamazione. Fa paura che Fiamma corra senza sosta lungo il Mediterraneo, una gamba di là e una di qua, affannata come spesso la si vede, dolce e gentile appena può? E’ un’ ambasciatrice senza ambasce, non porta pena ma penna sì, una penna densa di pensiero e d’insegnamento. Non mi fiderei mai di un ambasciatore che non scrive quel che pensa e vede. Fiamma Nirenstein in tutta la sua vita ha parlato e scritto, c’è da fidarsi di una così, proprio perché te le dice tutte, in faccia.
Umberto Silva