25 aprile tra violenza fascista e malafede della Rai
Commento di Deborah Fait
Come ogni anno eccoli i soliti nazistelli da quattro soldi, i soliti vigliacchi nelle cui mani viene lasciato inspiegabilmente il potere di provare a rovinare una manifestazione che dovrebbe essere di gioia come la festa del 25 aprile, la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Uno si chiede ma che ci fanno dei neonazisti qui in mezzo? Perché non li cacciano? Perché non impediscono loro di rovinare i cortei? Soprattutto, perché non impediscono di sputare su chi ha reso possibile che l'Italia si liberasse dalla dittatura? A Milano la Brigata Ebraica è stata pesantemente insultata, al suo passaggio un gruppo consistente di scalmanati sventolanti bandiere palestinesi si è messo a urlare le solite cose: "Assassini, vergogna, Palestina libera Palestina rossa, intifada intifada". Oltretutto, idioti e privi di fantasia, dicono sempre le stesse cose, sempre gli stessi slogan triti e ritriti, non si rinnovano mai questi antisemiti ma lo scandalo è che, secondo Repubblica.it, solo uno di questi fanatici sia stato allontanato dal corteo, gli altri sono stati lasciati liberi di insultare e minacciare gli ebrei, Israele e la libertà. http://video.repubblica.it/edizione/milano/25-aprile-a-milano-insulti-e-fischi-alla-brigata-ebraica-e-al-pd/237049/236813
A Roma la Brigata Ebraica non ha potuto sfilare dopo i gravissimi fatti di un anno fa quando furono fisicamente aggrediti da un gruppo di neonazisti palestinesi e filopalestinesi . Vediamo però come sono stati informati gli italiani: I titoli del giornale radio di Rai uno: "Protesta della Brigata Ebraica che sostiene di non voler sfilare con le parti sociali anti Israele" http://www.radio1.rai.it/dl/portaleRadio/Page-1bec4fe0-8952-4cf6-aad4-d2786d8b03f9.html#slider-1-1
Il TG Uno ha dato gli stessi titoli e le stesse informazioni: "La Brigata Ebraica non parteciperà alle manifestazioni della Liberazione per protestare contro la presenza di organizzazioni filopalestinesi" http://www.tg1.rai.it/
Insomma sono gli ebrei i colpevoli, sono loro che non vogliono sfilare insieme ai bravi ragazzi dei centri sociali e ai filopalestinesi. Nessuno ha detto la verità, nessuno ha avuto il coraggio di informare il pubblico italiano che ogni anno la Brigata Ebraica è oggetto di aggressioni sempre violente e spesso pericolose dei sostenitori delle dittature che hanno avvelenato l'Europa, il nazifascismo e il comunismo. Malafede? Uno penserebbe di si ma poi si viene a sapere che le agenzie non avevano comunicato un bel niente se non che a Roma gli "ebrei" avevano deciso di celebrare la Liberazione per conto loro e, stranamente, i giornalisti della Rai non "ricordavano" i gravissimi fatti avvenuti nel 2014 e nel 2015 quando i componenti della Brigata erano stati assaliti dai neonazisti con bastoni e sbarre di ferro.
Milano: l'aggressione degli estremisti antisemiti contro la Brigata ebraica
A questo punto sorge spontanea una domanda: perché fanno i giornalisti? Naturalmente non è solo un difetto italiano quello di "dimenticare" o di dare notizie palesemente false quando si parla di Israele, anche gli americani non scherzano se pensiamo che il 18 aprile quando un terrorista palestinese si è fatto esplodere dentro un autobus a Gerusalemme provocando decine di feriti alcuni dei quali ancora gravi, la CNN ha detto che "a Gerusalemme ha preso fuoco un autobus" ...così...casualmente... Altro che ignoranza, altro che "ma noi non sapevamo, noi non ricordavamo", siamo di fronte a una vera e propria informazione manipolata, a una grande immensa vigliaccheria e, cosa ancora più grave, siamo di fronte a una genuflessione totale, su scala internazionale, al potere del terrorismo arabo di cui i palestinesi sono gli ideatori e i maestri dal giorno in cui, con un colpo di genio, sono stati inventati per risvegliare l'odio antico dell'Occidente creando dal nulla il più sconvolgente imbroglio del ventesimo secolo.
Ma ritorniamo al 25 aprile. Ecco il comunicato stampa dell'Associazione Memoriale Sardo della Shoah: L'associazione Memoriale Sardo della Shoah al corteo del 25 Aprile tra paura e contestazioni... Come ogni anno, abbiamo deciso di non darla vinta a chi vorrebbe gli ebrei e la memoria della Brigata ebraica e della resistenza ebraica fuori dal corteo del 25 aprile... e abbiamo deciso di esserci. Purtroppo ecco che, agli inizi del corteo, quando stavamo per posizionarci proprio nelle prime file, una signora è venuta a contestarci e a mettere le mani addosso alle nostre bandiere, imponendoci di finire relegati nelle file posteriori, mentre un tripudio di bandiere palestinesi stava nelle prime file e qualcuno continuava a inizio corteo a provocarci a suon di ISRAELE MERDA-ISRAELE NAZISTA. Fortunatamente, anche grazie a qualche amico del servizio d'ordine, siamo riusciti a riposizionarci in prima fila o quasi. Poco prima di concludere il corteo, avremmo voluto scattare delle fotografie insieme al sindaco di Cagliari, ma quest'ultimo davanti alla nostra proposta, dopo che per 20 minuti e più di prima camminava tranquillo nelle nostre file, ecco che si è allontanato perchè lo aspettavano davanti... A fine corteo, sempre per precauzione, non abbiamo potuto stare sotto palco ma un poco dietro, anche qui con qualcuno che rimbrottava cosa ci facessimo li... Per il resto, il corteo è andato, ma siamo comunque delusi da questo clima di timore che dobbiamo sempre respirare... Mentre tornavamo a piedi in casa nostra, tutti insieme, abbiamo avuto lo spiacevole destino di "quasi incrociare" il corteo alternativo di Sa Domu e di alcuni centri sociali di estrema sinistra, e abbiamo veramente provato il panico più assoluto davanti alle minacce di qualcuno che ci ha "consigliato" di nascondere le bandiere ... Lun 17:41
Clima di terrore, come al solito, in una Sardegna dove le associazioni filopalestiniste sono molto forti e agguerrite. L'amarezza e la rabbia che provo di fronte a tanto odio, alla prepotenza, alla sudditanza dei media e delle autorità italiane incapaci di fermare i criminali è stata un po' placata da come è stata celebrata la Liberazione nella mia città, a Trieste dove le istituzioni, il sindaco, la giunta e più di 4000 cittadini si sono ritrovati alla Risiera di San Sabba per una solenne commemorazione. Il giornale parla diplomaticamente e genericamente di "presenza di labari delle varie associazioni di partigiani, deportati e combattentistiche". Non è concesso saperne di più ma è certo che, almeno là, i filonazisti/palestinisti non sono entrati http://ilpiccolo.gelocal.it/tempo-libero/2016/04/24/news/trieste-celebra-il-71-anniversario-della-liberazione-1.13354785
Per una strana ironia del destino, credo sia la prima volta che accade, il 25 aprile 2016 è "capitato" proprio nel mezzo della settimana di Pesach dell'anno ebraico 5777 che ricorda la liberazione degli ebrei dalla schiavitù del Faraone. Il canto del seder di Pesach che preferisco e che mi fa correre un brivido lungo la schiena è Dai Daienu che significa "Basta, ne abbiamo abbastanza". Un grido che ha percorso tutta la storia di Israele e del suo popolo. "Basta, ne abbiamo abbastanza!"
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele unica e indivisibile"