Da quando Bergoglio è divenuto papa, ogni giorno cerchiamo qualche sua dichiarazione da poter condividere. Purtroppo questa occasione non si è ancora verificata, anzi. Guardando i Tg di ieri sera, domenica 24 aprile 2016, ci siamo illusi per un momento che il giorno tanto atteso fosse giunto. Infatti il papa, rivolgendosi ai giovani che gremivano piazza S. Pietro, ha dichiarato, in una invocazione di responsabilità ambientalista: "Traformate il deserto in foresta". Per un istante, pensando che l'unico caso al mondo in cui questo è avvenuto è Israele, ci siamo detti "ecco finalmente l'occasione in cui il papa non potrà non pronunciare il nome di Israele, l'unico Paese al mondo in cui questo miracolo è avvenuto". I deserti continuano a espandersi e le foreste a diminuire. Papa Bergoglio però, anche questa volta, ha evitato quel nome che fa così tanta fatica a pronunciare: Israele.
Ne prendiamo atto.
Papa Bergoglio
La foresta di Yatir, creata grazie all'opera del KKL: cento anni fa queste colline erano coperte da stoppie e pietraie, come quasi tutta la Palestina, prima ottomana, poi mandataria. Oggi, trasformata in lunghe distese di foreste.