Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 21/04/2016, a pag. 35, con il titolo "Caccia ai nazisti, ma il rischio è il tradimento", la recensione di Maurizio Porro.
Un film da non perdere, come il precedente "Il labirinto del silenzio"

Maurizio Porro

La locandina del film
I nuovi cineasti tedeschi riscoprono le connivenze a lungo sepolte tra politica e nazismo, dopo la guerra, uno fa perfino tornare Hitler fra noi. Questo film di Lars Kraume, proprio come Il labirinto del silenzio , racconta la difficile carriera di Fritz Bauer procuratore dal passato a rischio omosessuale che a Francoforte, fine anni 50, cerca i criminali nazisti impuniti.

Fritz Bauer
Diffidando del sistema giudiziario tedesco si allea con gli israeliani del Mossad per cercare Eichmann in Argentina, rischiando così l’alto tradimento. Un classico, con la voglia didascalica di un film tv, molto ben girato in cui si ammirano i chiaroscuri espressivi di Burghart Klaussner ( Goodbye Lenin , Il nastro bianco ) e tutti gli altri che entrano nella sua vita pubblica e privata al centro di un film utile e moralmente di peso.
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