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Quattro lettere a Deborah Fait 29/03/2016

Cara Deborah, Basta, fermati, maspik! tempo fa avevo già espresso su F.B. la mia opinione in merito ad una tua critica che avevi fatto nei confronti di Franco Di Mare, invitandoti come Israeliano, di utilizzare il buon senso e di non sparare a 360 gradi, un buon soldato israeliano cerca bene il bersaglio e mira prima di farlo. Concentrati contro quelli antisionisti e antisemiti, ti assicuro che ce ne sono ancora tanti. Franco Di Mare è un valido giornalista che critica tutti i giorni gli eventi brutti che accadono su questo pianeta. Non ha mai parlato male di Israele. Avrà sbagliato di inserire una t al posto della i, non è un motivo per linciarlo! In tal modo ci mettiamo tutti contro, anche quelli che non lo sono o che non hanno mai pensato d'esserlo. Invito gli Israeliani e gli ebrei a non bruciare i pochissimi amici che abbiamo o quelli che stanno per diventarlo. In tal modo si creano dei danni irreversibili a tutti noi. E' stato un gravissimo errore mettere Franco Di Mare sulla stessa riga di Vauro.

Iki
iki.ro@tiscali.it

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Tutta la mia solidarietà e affettuosa simpatia a Lei, Cara Deborah Fait. Purtroppo, ai vari Di Mare, Porro, ecc. una qualche pusilllanimità fa perdere loro finanche il rispetto che devono a se stessi. Grazie di tutto. Shalom

Angelo Costanzo, Latina

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Non te la prendere più di tanto per quello che ha detto Di Mare, ogni tanto dice cose simili, a volte è patetico. Sulla Terra Santa hai ragione è la stessa cosa del terrorismo, in questo caso riesce difficile a molti aggiungere la parola islamico nell'altro caso riesce difficile a molti dire la parola ISRAELE. Con affetto

e.r.
jerusalem_f@yahoo.it

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Carissima Deborah sei veramente l'unica che evidenzia la mancanza di Papa Bergoglio verso le continue sofferenze del popolo ebraico. Purtroppo molti giornali che si reputano pro Israele continuano a far primeggiare gli attacchi contro i cristiani e si grida al genocidio. Sono completamente costernata per le vittime cristiane ma desiderei un po' di sensibilità verso gli ebrei.

Myiam Wolf

Caro Iki, quando un amico sbaglia mi pare giusto dirglielo e, se basta una educata critica a traformarlo in nemico allora mi porrei delle domande. Di Mare non ha cambiato delle sillabe ma il nome di una nazione sovrana e lo ha fatto parlando proprio del terrorismo che da decenni colpisce Israele non la Terrasanta, e' stata quindi una grave e voluta forma di depistaggio. Accettare sempre tutto non ci ha procurato molti amici quindi credo sia meglio camminare a testa alta piuttosto che con la schiena curva per non dare fastidio. Grazie comunque e saluti,

Cari Angelo Costanzo, e.r., Myriam, Vi ringrazio per le parole affettuose e la solidarieta'. Penso e credo fermamente che sia doveroso difendere la democrazia israeliana e il suo popolo dalle offese dei nemici e dalle "dimenticanze" degli amici. Cari saluti

Deborah Fait


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