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Da questo report risulta che dopo il 1° e 2° posto , nel quale si sono classificati Danimarca e Svizzera, e la cosa non stupisce nessuno, incredibilmente all'11°troviamo Israele. L'autrice dell'articolo Fiamma Nirestein indica che il popolo di Israele, nonostante guerre, attentati , problemi interni economici e sociali, è felice di vivere lì, di essere lì e di credere nel futuro. E' questo il punto : in Europa la maggior parte delle persone sono disilluse, stanche e senza progetti a lungo termine. Senza progetti non si fanno figli. Ma soprattutto , credo, c'èda sottolineare un aspetto importante e trascurato : il popolo israeliano ed ebreo si sente parte viva e identitaria di Israele, si sente parte e protagonista della propria terra, in Europa invece ogni identità , ogni senso di appartenenza al proprio paese è stato smantellato in nome di un identità comune europea che non esiste. E questo porterà sempre più ad annullare l'individuo come tale o verso nazionalismi esasperati. annalisa rossi Vero, ma lei non tiene conto dell'imprevisto, quel quid che può succedere ma non prevedere. Ciò che mantiene vivi è la speranza e credere nei valori che sono alla base della nostre democrazie. Difenderli, anche contro i profeti di sciagure, non importa da che parte provengano. Israele è uno dei valori per cui vale la pena lottare. ecco il link all'articolo di Fiamma Nirenstein citato nella lettera: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=253&sez=120&id=61750 IC Redazione |
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