Riprendiamo dal VENERDI' di REPUBBLICA di oggi, 18/03/2016, a pag. 29, con il titolo "Lufthansa e Terzo Reich: la denuncia in un libro", il commento di Alessandro Carlini.
Tempi duri per Lufthansa. Mentre parte una causa milionaria per le vittime del volo Germanwings precipitato un anno fa sulle Alpi francesi, in Germania è uscito un libro sul passato oscuro della compagnia ai tempi del nazismo. Come spiega il sito della radio pubblica Dlf, anche il titolo dell'opera è emblematico: Aquila e gru, ovvero il rapace simbolo della Germania nazista e l'uccello nel logo della campagnia.
Lo storico Lutz Budrass descrive gli stretti legami col regime, iniziati prima dell'ascesa di Adolf Hitler. Già nel 1932 quella che allora si chiamava Deutsche Luft Hansa offrì un aereo per la campagna elettorale del futuro dittatore e i dirigenti della società fecero poi carriera nel ministero dell'aviazione, durante il Terzo Reich. Ma dalle ricerche di Budrass è emerso ben altro, come i 10mila lavoratori forzati usati dalla Luft Hansa nei suoi scali. A Monaco la linea aerea affidò alla Gestapo i prigionieri ungheresi che protestarono contro le inumane condizioni di lavoro. E a Berlino, gli ebrei impegnati nelle riparazioni all'aeroporto di Tempelhof vennero lasciati partire nel 1942 per i campi di sterminio.
Altre imprese, anche solo per salvaguardare i propri interessi, cercarono di opporsi alle deportazioni. Non risulta invece alcuna protesta della compagnia di bandiera. Fa discutere anche il retroscena editoriale. Budrass era stato incaricato dalla stessa compagnia nel 1999 di uno studio sulla collaborazione col regime hitleriano. Il lavoro non fu pubblicato e lo storico si è poi accordato con una casa editrice di Monaco. Lufthansa, cercando (inutilmente) di evitare le polemiche e anticipare l'opera, ha comunque pubblicato lo studio, allegandolo a un libro fotografico sulla storia dell'azienda, dove l'attenzione del lettore viene richiamata sulle livree degli aerei e i manifesti vintage.
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