Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 04/03/2016, a pag. 14, la breve "Poeta gay iraniano chiede asilo agli israeliani".
A destra: l'omosessuale iraniano Payam Feili osserva il panorama di Tel Aviv
Quella di Payam Feili non è una storia rara. Sono molti gli omosessuali palestinesi, arabi o musulmani in genere che cercano rifugio in Israele. Il motivo è semplice: si tratta dell'unico luogo, in Medio Oriente, dove non vengono perseguitati; al contrario, in Israele la comunità Lgbt è numerosa, in particolare a Tel Aviv, ed esiste una legislazione apposita a tutela dei suoi diritti. In Iran e in gran parte del mondo islamico, invece, l'omosessualità è un reato passibile della condanna a morte.
Ecco l'articolo:
Due giovani omosessuali impiccati in Iran
Poeta e dichiaratamente gay, l'iraniano Payam Feili ha chiesto asilo in Israele. «Più mi facevo una reputazione all'estero, più difficile era per me vivere in Iran. E già molto prima di lasciare l'Iran pensavo che l'unico altro luogo al mondo dove volessi vivere era Israele», ha spiegato Feili in una conferenza stampa a Gerusalemme, secondo quanto riferisce il New York Times.
Cresciuto in una famiglia musulmana della città di Karaj in Iran, il 30enne Feili ha cominciato a pubblicare poesie a 19 anni, ma quasi tutte le sue opere sono apparse all'estero. In patria, dove si può essere condannati a morte per omosessualità, Feili è stato licenziato dalla casa editrice dove lavorava dopo che un suo libro è stato pubblicato in Germania.
Incarcerato a tre riprese, alla fine il poeta è fuggito in Turchia nel 2014. Voleva però andare in Israele, tanto che in Turchia si è fatto tatuare una stella di Davide sulla nuca. Ed è grazie allo scrittore israeliano Ido Dagan che è riuscito ad avere un visto d'ingresso temporaneo. Ora vive a Tel Aviv, une delle città più gay friendly del mondo, dove è in attesa di ottenere l'asilo.
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