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Informazione Corretta Rassegna Stampa
27.02.2016 La qualità profonda del bene e la mediocrità del male
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 27 febbraio 2016
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «La qualità profonda del bene e la mediocrità del male»

La qualità profonda del bene e la mediocrità del male
Commento di Deborah Fait

Beduini, arabi e ebrei riuniti in un parco vicino a Rahat, la città beduina nel deserto del Neghev, vicinissima a Beer Sheva. Non un parco qualsiasi , nientemeno che l'area dove Sodastream ha ricostruito le sue fabbriche dopo aver smantellato quelle di Maalè Adumim, in Giudea, grazie al boicottaggio organizzato dal BDS, il movimento antisemita che sta avvelenando il mondo.


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Veduta della fabbrica Soda Stream a Rahat

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Daniel Birnbaum con Scarlett Johansson

1200 giovani dei vari gruppi etnici esistenti in Israele hanno partecipato a una festa della pace e e dell'amicizia, soprannominata "intifada della pace", nata da un'idea del figlio di Daniel Birnbaum, presidente di Sodastream, Nitzan Birnbaum, 17 anni, dopo averne parlato col suo amico beduino , Sami Ashwi di 18 anni. I due ragazzi si erano conosciuti durante una gita scolastica un paio di anni fa e tra loro era subito nata una bella amicizia.

Il 6 febbraio Shlomit Gonen di 65 anni, una nonna del kibbuz Mishmar Hanegev, è stata accoltellata mentre faceva la spesa al mercato di Rahat. E' stata immediata la reazione del sindaco della città, Talal al Krenawi che, visitando Shlomit all'ospedale, disse " L'attacco a Shlomit è stato un attacco a ogni abitante di Rahat".
I due ragazzi , appoggiati da Daniel Birnbaum che ha subito messo a disposizione l'area della fabbrica, e da tutta la popolazione di Rahat, hanno trasformato quell'episodio drammatico in una festa di amicizia, allegria e fratellanza.

 E' così che devono comportarsi le persone civili, è questo atteggiamento che dovrebbero avere gli arabi-palestinesi invece di onorare i terroristi, intitolare loro scuole e piazze e chiamarli martiri. E' anche così che si combattono il male e l'odio. E' solo questione di cultura e civiltà, c'è chi ce l'ha e c'è chi non ce l'ha.
Il sindaco di Rahat ha dimostrato indignazione per un atto di barbarie e il suo atteggiamento è stato un esempio per tutta la popolazione che ha immediatamente condannato il fatto e ha espresso solidarietà a Shlomit.
In questa atmosfera di grande amicizia e complicità l'idea di Nitzan e Sami di organizzare una grande festa in onore di Shlomit e contro la violenza dell'odio, ha entusiasmato tutti. Sotto grandi tendoni bianchi, balli, canti, musica Jazz, musica ebraica, musica araba, canti beduini, tavolate di cibo e bevande, tanti giovani e meno giovani, tutti amici, ebrei in calzonici corti e T-Shirt, beduini nei variopinti costumi tradizionali, ragazze e ragazzi insieme e vicini, tanta allegria.

La cosa più emozionante, scrive il Jerusalem Post, era vedere i due amici, Sami Ashwi e Nitzan Birnbaum, l'uno con le braccia sulle spalle dell'altro,  spiegare il motivo per cui avevano pensato di dar vita, con l'entusiasmo della loro giovane età, all'intifada della pace. "La situazione in Israele sta peggiorando, dice Ashwi, dovevamo fare qualcosa, guardatevi intorno, qui ci sono 1200 ragazzi che dicono al mondo che si può vivere insieme ed essere amici. I ragazzi sono i leader di domani, noi vogliamo che le cose cambino e l'dea deve venire da noi.

Questa fabbrica - continua il giovanissimo beduino- dà possibilità di lavoro ai beduini e agli ebrei, e dà loro la speranza di fare insieme una buona vita. Se non ci conosciamo avremo sempre dei problemi. Nel momento in cui ci si conosce si da inizio alla soluzione . Questo è successo a me e a Nitzan." Sodastream sta facendo rivivere Rahat dando lavoro a più di 400 residenti, tra cui molte donne e questo è importante perchè il lavoro aiuta le donne beduine, spesso segregate, a uscire di casa, invoglia le loro figlie a studiare, ad avere una vita libera e una carriera, integrandosi più facilmente al resto degli israeliani. Chi studia è in grado di insegnare ai propri figli il rispetto verso gli altri, non si vedrà mai una mamma beduina piangere perchè suo figlio non ha ammazzato abbastanza ebrei. Questa, in un passato vicino e lontano, sarebbe stata una grande occasione anche per i palestinesi di Giudea, Samaria e Gaza ma i maggiorenti palestinesi, da sempre, ora con la complicità del BDS, hanno voluto lasciarli nella miseria, nell'ignoranza e nella barbarie. E' così che servono per alimentare il terrorismo tanto caro agli "angeli della pace".

L'intifada della pace di Ashwi e Nitzan, si è conclusa tra abbracci e gioia mentre lui, Daniel Birnbaum, felice e giustamente soddisfatto di aver allevato un figlio come Nitzan, era occupato a farsi le ultime foto con i suoi ospiti che l'indomani sarebbero tornati al lavoro. Questo è Israele. http://www.jpost.com/Israel-News/Culture/Peace-Intifada-breaks-out-nobody-injured-445568

 Siccome ad ogni cosa bella pare debba seguire una brutta, ecco che arriva la scemenza, ecco la mascalzonata nel nome di Udi Aloni.

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Udi Aloni

Chi è costui? E' un regista israeliano che ha vinto un premio al Festival di Berlino con un film in lingua araba, interpretato solo da attori arabi.
Aloni a Berlino ha chiesto alla Germania di non fornire sottomarini a Israele perchè ha un governo fascista che diffonde odio. http://www.haaretz.com/israel-news/culture/1.704415  Certamente la mela non cade lontano dall'albero e se l'albero ha radici malate le mele marciscono. L'albero di Udi Aloni era sua madre Shulamit.
Oggi nessuno la nomina più, ce l' eravamo dimenticata ma Shulamit Aloni, leader del Meretz e fondatrice del partito Ratz, Ministro dell'Educazione durante il governo Rabin, grande provocatrice, idealizzata dalla sinistra più estrema, molto criticata da chi estremista non era, è stata un personaggio negativo e un politico pericoloso. Ha fatto più danni lei in due anni di lavoro al Ministero dell'educazione che Torquemada.
A mio parere è stata uno dei cavalli di Troia che hanno tentato di arrivare alla distruzione di Israele, ipocritamente in nome dei diritti civili, in realtà guidati da un odio profondo per il proprio paese e il proprio popolo, come i tristemente famosi Uri Avneri, fondatore di Gush Shalom, Ilan Pappè e altri "grandi" odiatori di Israele.
La Aloni, oltre a demonizzare Israele, criticava aspramente le visite dei giovani israeliani a Auschwitz :"con tutte quelle bandiere colla stella di David, sembra vogliano conquistare la Polonia" declamava ! L'orgoglio israeliano la infastidiva molto, il terrorismo palestinista che uccideva gli israeliani pare la infastidisse molto meno, eppure, nonostante ciò, inspiegabilmente, ha ricevuto il Premio Israel .

Questi sono i misteri di molte democrazie che, per essere più realiste del re, diventano masochiste. Suo figlio Udi ha ereditato gli stessi sentimenti e, come lei, va in giro per il mondo a insultare il proprio paese. Non so se è già tornato in Israele ma considerato il suo amore per gli arabi, i suoi film in lingua araba, i suoi attori arabi, lo inviterei a trasferirsi a Gaza o a Ramallah anzichè godersi, insultandola, la democrazia di questo Paese.
"Una nazione sopravvive ai pazzi e agli ambiziosi ma non può sopravvivere a chi la tradisce dal suo interno. Il traditore rende marcia l'anima di una nazione, mina i pliastri della società , ne infetta la politica." Cicerone.

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Deborah Fait
"Gerusalemme capitale di Israele, unica e indivisibile"


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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