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Informazione Corretta Rassegna Stampa
22.02.2016 IC7 - Il commento di Andrea Jarach: La nostra assicurazione sulla vita
Dal 14 al 20 febbraio 2016

Testata: Informazione Corretta
Data: 22 febbraio 2016
Pagina: 1
Autore: Andrea Jarach
Titolo: «IC7 - Il commento di Andrea Jarach: La nostra assicurazione sulla vita»

IC7 - Il commento di Andrea Jarach
Dal 14 al 20 febbraio 2016

La nostra assicurazione sulla vita

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Israele circondata da nemici che vogliono la sua distruzione

In una settimana di ordinaria follia terrorista possiamo ancora una volta constatare che Israele è un paese sotto assedio da parte di nemici alle frontiere, all'interno delle frontiere, e anche tra noi nelle democrazie occidentali con una diplomazia ipocrita che preferisce chiudere due occhi sulle violazioni dei diritti umani e sulle stragi in mezzo mondo e minaccia e ricatta Israele in tutte le sedi con ossessiva intensità. Sotto assedio da parte del movimento BDS che maschera un profondo odio antisemita e chiama il boicottaggio di merci, scambi intellettuali e addirittura ricerca scientifica. Sotto assedio da parte di molti media che hanno creato un clima ostile con mezzi degni della propaganda nazista. I nazisti chiamavano gli ebrei ratti per poterli escludere dalle nazioni e poi sterminare. Oggi il tentativo dei nemici del popolo ebraico è ancora quello: escludere, separare, distruggere.

"Mai più" diciamo ogni anno il 27 gennaio, "Giorno della Memoria della Shoah". Eppure ogni giorno assistiamo ad attacchi fisici agli ebrei in Israele e altrove. Il clima in alcuni paesi europei è talmente pesante che nel 2015 31.000 ebrei hanno scelto di emigrare in Israele (di questi 8000 dalla Francia e quasi 500 dall'Italia). Vorrei dunque chiedervi uno sforzo di immaginazione e di trasportarvi nel febbraio del 1938. Il clima antiebraico è forte in Germania ma ancora il livello è una persecuzione dei diritti con le Leggi antiebraiche di Norimberga del 1935. Molti ebrei desiderano emigrare. Ma le porte del mondo cominciano a chiudersi.

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Israele (in rosso) e il mondo musulmano

A luglio verrà convocato a Evian, sul Lago Lemano, un congresso internazionale per risolvere il problema dei profughi ebrei. Le porte restano però chiuse, dopo tanto parlare senza risultati. In autunno le leggi razziste verranno estese anche all'Italia. L'Europa intera invita gli ebrei a fuggire, ma non vi è luogo amichevole dove andare. In pochi arriveranno in Palestina, dove dalla fine dell'800 vi sono nuove comunità ebraiche, ma le autorità mandatarie britanniche chiuderanno anche questa porta. Gli ebrei saranno intrappolati in Europa. Quello che succederà dopo lo conosciamo tutti, a partire dalla "Notte dei cristalli" nel novembre 1938, quando gli ebrei tedeschi verranno fisicamente perseguitati e uccisi e si sentiranno davvero in trappola.

Ebbene io vi invito a immaginarvi in quel febbraio del 1938. Non percepite ancora una minaccia esistenziale. Forse vi potreste salvare, cercate di emigrare, o, più semplicemente, vi adattate alla situazione. Non esiste ancora Israele. E dunque sarete vittime o testimoni di una grande tragedia che si sarebbe potuta evitare se solo Israele avesse già avuto la sua sovranità e vi avesse potuto accogliere. Oggi quella sovranità Israele se la è conquistata, è stata approvata da quasi 70 anni dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Lo Stato di Israele ha fatto miracoli in tutti i campi. Qualcuno chiede che tutto questo venga distrutto. Come immediata conseguenza noi non avremmo più la possibilità di pensare a Israele come nostro rifugio e difesa contro chi ci odia. Tutto sarebbe simile al 1938.

Ecco perché dobbiamo essere chiarissimi su un punto: Israele siamo noi. È finita l'epoca dei distinguo. E se vogliamo che Israele resti sicura e possa garantire libertà e democrazia dobbiamo difenderla e aiutarla. Ognuno come può. È la nostra assicurazione sulla vita.


Andrea Jarach
Presidente Gruppo Proedi


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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