'La radicalizzazione del conflitto'
L'ironia di Andrea Zanardo, il Contadino della Galilea
http://contadinodigalilea.blogspot.co.uk/2016/01/la-radicalizzazione-del-conflitto.html
Moni Ovadia
Caro diario oggi il Supplente Leonardo ha tenuto una coltissima conferenza. Quindi io ho imparato la radicalizzazione del conflitto in Medio Oriente.
Funziona così: tutte le volte che i palestinesi colpiscono Israele, Israele reagisce e radicalizza il conflitto, invece di accettare di morire come da secoli fanno gli ebrei e come bene spiega Moni Ovadia. Come si vede Israele non ha niente a che fare con l'Ebraismo, quello vero, quello appunto di Moni Ovadia. Un'altra cosa che succede e' che Israele uccide di proposito tutti i leader arabi che sono disposti a aprire un negoziato di pace con loro. Per esempio a dicembre un missile israeliano ha ucciso Samir Kuntar, un leader pacifista di Hezbollah. Questa è chiaramente una provocazione di Israele volta a radicalizzare il conflitto e a causare una reazione armata e violenta da parte dei pacifisti libanesi di Hezbollah. Come spiega un celebre studioso che si chiama Monthammad Ovadiah non hanno altre alternative I leader di Hezbollah sono infatti pacifisti. Tutti i leader arabi sono pacifisti! La propaganda sionista e la hasbarah raccontano che non riconoscono Israele, ma questo è sicuramente falso perché infatti per fare azioni contro cittadini israeliani bisogna prendere la mira, e per prendere la mira contro gli ebrei israeliani e distinguerli dagli arabi, bisogna certamente riconoscerli. Quindi come si vede tutti i leader arabi riconoscono Israele e gli israeliani. Israele pero' fa cadere questi chiari segnali di pace e cerca di radicalizzare il conflitto. I soliti propagandisti hasbaristi ci vogliono far credere che gli arabi non riconoscono Israele, perché non riconoscono lo Stato ebraico.
Pensa te che sfacciataggine: si aspettano che i musulmani e gli arabi di tutto il mondo smettano e mettano da parte il loro sogno, il bellissimo sogno di un mondo in cui gli ebrei non hanno più il privilegio di salvarsi quando qualche dittatore li espelle. E poi, se gli ebrei tornano ad essere in esilio, chi cantera' piu' le bellissime canzoni di Moyoyoy Ovodyoy? Non è infatti bellissimo immaginare un mondo in cui gli ebrei ritornano a essere esuli, senzapatria, profughi? E che devono quindi chiedere ospitalità ovunque? E in questo modo daranno quindi al mondo una straordinaria possibilità di essere più buoni? Questo e' il vero Tikkunolam, sperfezzionamento del mondo, secondo la lezione di Ovadiah Monissef, un sapiente ebreo purtroppo emarginato dall'ebraismo istituzionale. Anche a me questa sembra una bellissima idea, purtroppo l'imperialismo sionista impedisce di realizzarla, gli ebrei si vogliono tenere il loro Stato razzista e per difenderlo, dovunque sono, cercano di radicalizzare il conflitto.
Il Medio Oriente è un luogo molto pacifico prima che ci arrivassero i sionisti con questa loro mania di non assimilarsi; ho scritto sionisti, non ebrei, quindi non sono antisemita. Gli israeliani evidentemente disprezzano chi non è israelita, non si vogliono contaminare con i gentili, e quindi hanno bisogno bisogno di fare la guerra come nella antica Sparta; ho scritto israeliani ed israelita non ebrei quindi non sono antisemita. E poi, come vi ho mostrato, nella mia biblioteca ho gli scritti del sapiente ebreo Ovadiah Monissef, i libri di Monthammed Ovadiah, ho tutti i dischi di Moyoyoy Ovodyoy, e ho visto due volte tutti gli spettacoli di Moni Ovadia. Non posso essere certo accusato di antisemitismo, solo perche' dico che la presenza di ebrei in Medio Oriente ha il risultato di radicalizzare il conflitto, e che chi vuole levare di mezzo Israele e' un pacifista che cerca di fermare il conflitto. Ci vuole uno stato laico dove tutti sono uguali e il sionismo viene proibito, cosi' di ebrei ce ne sono pochi a rompere le palle. E invece il conflitto si radicalizza.
Steiumanne!
Andrea Zanardo