venerdi 29 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






 
Giorgia Greco
Libri & Recensioni
<< torna all'indice della rubrica
Roberto Della Rocca - Con lo sguardo alla luna - 04/02/2016

Con lo sguardo alla luna
Roberto Della Rocca
Giuntina euro 15

Immagine correlata

Come fare a portarselo dietro un Santuario distrutto? Le torri abbattute, gli arredi trafugati, il grande candelabro d’oro rovesciato a terra, e poi strade, vicoli, case sventrate. Mica si mettono sassi e alberi in una valigia. Chi potrebbe mai sollevarla? Chi sarebbe capace di caricarsi una città sulle spalle? Se volete farcela, dovete imparare a usare lo scalpello dei minuti e delle ore. Assoldate come architetto la luna e fate lavorare per voi il sole. E soprattutto, fermatevi, in assoluta quiete, perché è il giorno sacro al Signore. Per poterlo portare con sé, gli esuli da Sion hanno costruito un Santuario nel tempo, l’hanno reso cavo e sottile, con mura di luce. Il Sabato è simile a una cattedrale, alta e possente. Non occupa spazio alcuno e non pesa nulla, ammesso che non pesi restare un giorno intero a tu per tu con il Padrone del mondo. Questa architettura di tempo, anziché di pietra, esiste da millenni – nelle preghiere, nel rito, nei ricordi – anche se il primo a parlarne con linguaggio moderno è stato Abraham J. Heschel, filosofo ebreo americano di origine polacca. Ora Rav Roberto Della Rocca srotola la planimetria delle stanze e dei cortili del Sabato, delle feste e degli usi ebraici davanti agli occhi del lettore italiano. Con lo sguardo alla luna, recita il titolo, ma non aspettatevi disimpegno o pigra rêverie. Edificare nel tempo è lavoro improbo, e non basta certo vivere di ricordi, o crogiolarsi nel passato. Questo giudaismo lunare ha tinta d’ocra e di cielo, è concreto e sapiente. Per trovarlo, prendetevi tempo, e col tempo, costruite.

Giulio Busi - Il Sole 24 Ore


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT