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Perché l'autoflagellazione Commento di Deborah Fait Tempo fa lessi un'analisi interessante sull'autoflagellazione presente in alcune persone, praticamente si diceva che più un popolo viene perseguitato più al suo interno si creano fenomeni di autolesionismo, quasi che paura o altri complessi derivanti dal sentirsi ingiustamente oppressi, portino alcuni soggetti a pensare " se mi autoaccuso forse sarò accettato, se subisco forse mi odieranno di meno ". Ecco, che da questo nasce l'odio di sè, un sentimento del tutto negativo che rende chi lo prova debole, servile e odioso al suo stesso popolo. Abbiamo esempi di sottomissione all'inizio della storia americana nelle guerre per la conquista del West quando alcuni indiani d'America si mettevano al servizio dei conquistatori facendosi assumere come "guide" o meglio come spie dall'esercito dei bianchi. Altri esempi, sempre in America, quando schiavi neri, per poter essere trattati più umanamente dai padroni bianchi, si trasformavano in traditori e torturatori della loro stessa gente. Per gli ebrei questo fenomeno si chiama "self-hating Jew" termine usato per indicare gli ebrei che sposano l'antisemitismo per farsi accettare dal mondo che li circonda. Nel 1930 Theodor Lessing scrisse un saggio divenuto famoso " Jewish Self-Hatred, l'odio ebraico di sè" che rivelò e rese famoso questo fenomeno purtroppo ancora oggi esistente. Nel mio ultimo articolo, a proposito del Giorno della Memoria della Shoah, avevo parlato della mia sofferenza per l'odio antiebraico che questa giornata rende più palpabile di sempre, con il web che straripa di negazionismo, paragoni abbietti, "non solo loro... perchè sempre loro..." ma avevo dimenticato di aggiungere, forse perchè, troppo ottimisticamente, speravo non accadesse anche quest'anno , il problema dei self hating jews, gli ebrei che odiano se stessi e, in automatico, odiano Israele. Mi pesa scrivere il suo nome, sento proprio un rifiuto fisico ma lasciar correre significherebbe permettere libertà di abominio senza reagire, tacere mi farebbe sentire complice. Dopo queste dichiarazioni demenziali non ha potuto fare a meno di sputare veleno contro Israele "...siamo all'israelizzazione della memoria" ha detto, forse dimenticando che il 27 gennaio è stato scelto con una risoluzione delle Nazioni Unite, Israele non c'entra, questa Giornata è stata istituita per ricordare lo sterminio ai non ebrei, agli europei che lo hanno voluto e diligentemente eseguito, gli ebrei lo ricordano e lo vivono per 365 giorni all'anno da 71 anni. Il mondo ormai rigurgita di odio antisemita, siamo tornati a un clima di terrore, stanno rispolverando le LEGGI RAZZIALI, quaesta volta non si tratta di Mussolini e del fascismo, non siamo nel 1938, nè si tratta di Hitler e del nazismo, questa volta abbiamo gli imitatori che spesso sono crudeli e pericolosi quanto gli originali che prendono a esempio. Questa volta, all'inizio del terzo millennio di odio antigiudaico, abbiamo il BDS e tutti i movimenti palestinisti o filopalestinisti che hanno decretato che per gli ebrei non c'è posto sul pianeta. Oggi a Rai uno è stata intervistata Noa, chiamata a cantare dal Papa...lei canta sempre per i Papi....alla domanda se ci sarà la pace tra israeliani e palestinesi ha risposto " si', verra' come una sorpresa, quando nessuno se lo aspetta, intanto si possono avvicinare i due popoli attraverso l'educazione..." L'educazione? Ma come, Noa, non hai detto mai una parola sulla vergogna dell'incitamento all'odio nelle scuole palestinesi, nemmeno una piccola condanna a Abu Mazen per aver creato eserciti di ragazzini palestinesi assassini e poi vai a fare l'ideologa della pace alla TV italiana e parli di educazione! Nelle scuole israeliane l'educazione alla pace esiste, in Israele si curano i malati palestinesi, esistono scuole bilingui con ragazzini arabi ed ebrei, vicino a Haifa esiste un kibbutz che accoglie mensilmente gruppi di bambini disabili sia mentali che fisici, provenienti da Gaza. Israele è pieno di gruppi e organizzazioni per la pace e la comprensione tra le parti. Soltanto in Israele, Noa, e basta, dall'altra parte c'è solo odio e violenza. La pace ci sarà quando gli arabi palestinesi metteranno da parte bombe, coltelli e missili e diranno ai loro figli che gli ebrei sono i loro vicini e non scimmie e maiali. Questo doveva dire una persona leale e onesta! " La pace arriverà quando gli arabi ameranno più i loro bambini di quanto odino noi", lo disse Golda Meir, una grande donna piena di coraggio, tu invece sei sempre la stessa Achinoam Nini. Ban ki-Moon, tanto per completare il discorso, ha detto recentemente che il terrorismo contro Israele è giustificato dalla frustrazione dei palestinesi quindi nessuna condanna per l'incitamento all'odio della dirigenza dell'ANP, Abu Mazen in testa, nemmeno una parola sul rifiuto totale dei palestinesi ad ogni tipo di soluzione e di generose offerte fatte dei vari governi di Israele, rifiuti dovuti all'attesa dell'obiettivo finale, la distruzione di Israele.
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