venerdi 20 settembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
25.01.2016 Siria: avanzano le truppe di Assad con le forze di Putin
Cronaca di Francesco Semprini

Testata: La Stampa
Data: 25 gennaio 2016
Pagina: 5
Autore: Francesco Semprini
Titolo: «Assad riconquista terreno con le forze speciali russe»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 25/01/2016, a pag. 5, con il titolo "Assad riconquista terreno con le forze speciali russe", la cronaca di Francesco Semprini.

Immagine correlata
Francesco Semprini

Immagine correlata
Il dittatore siriano Assad: "Non userò mai armi chimiche contro il mio stesso popolo"

Sono due le direttrici su cui stanno concentrando gli sforzi delle truppe governative siriane con l’ausilio dei corpi speciali Hezbollah e la copertura aerea dell’aviazione inviate da Mosca. Da una parte l’asse nord-occidentale di Latakia, ormai feudo russo con la base aerea di Khmeimim, dall’altra la dorsale che da Hamad porta ad Aleppo, dove è in corso un’avanzata in vista della resa dei conti con Al Nusra e il Fronte islamico. Sul primo versante Damasco ha messo a segno un doppio colpo recuperando il controllo dapprima della città di Salma, lo scorso 12 gennaio, ed ora quello di Rabia, dopo un accerchiamento su tre fronti che ha costretto alla ritirata il nemico. Entrambe le città erano dal 2012 nelle mani delle formazioni ribelli che si oppongono a Bashar al-Assad.

Fonti informate rivelano che nella doppia operazione i militari siriani «erano coadiuvati molto da vicino dalle forze di terra russe», e che il loro sostegno è stato fondamentale per il successo delle grandi manovre. Tanto da suggerire l’idea che Mosca abbia compiuto un «upgrade» operativo, pensando di utilizzare i suoi elementi scelti (ex Spetsnaz), un po’ come i corpi speciali occidentali fanno in Iraq con Peshmerga e militari di Baghdad, finanche svolgere funzioni di «illuminazione dell’obiettivo».

Ad Aleppo intanto prosegue l’avanzata delle forze di Assad che puntano ora a bonificare le sacche del territorio entro e intorno alla città dove sono asserragliati gli irriducibili in particolare di Al-Nusra e di altre formazioni takfiri. Assieme a loro ci sono anche forze meno estremiste (anche se i confini sono sempre più sfumati), le stesse alle quali la partnership Usa-Arabia saudita assicura addestramento, armi e denaro. «Timber Sycamore», questo il nome in codice all’intesa «segreta», è una sorta di joint-venture militare tra Washington e Riad, alla quale partecipano altri Paesi arabi sunniti.

I sauditi forniscono denaro e armi, mentre la Cia ha il controllo delle attività di training dei ribelli, in particolare con fucili AK-47 e missili anticarro. La conferma di come, nonostante tutto, l’alleanza tra Usa e Arabia sia inossidabile, specie nel teatro mediorientale e nell’ambito di quel confronto trasversale tra Washington e Mosca in seno alla più ampia guerra allo Stato islamico tra Siria e Iraq. Come conferma il fatto che gli Usa stanno realizzando una «base avanzata», nei pressi di un ex aeroporto rurale a 31 km da Qamishli, nella nord-est siriano, al confine con la Turchia. Proprio laddove i russi stanno realizzando una seconda base aerea per infilare una spina nel fianco di Ankara, alleato di ferro degli Usa nella Nato.

Per inviare la propria opinione alla Stampa, telefonare 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT