Riprendiamo dal SOLE24ORE DOMENICA di oggi, 24/01/2016, a pag.39, con il titolo "Un ebreo onorario ", il commento di Viviana Kasam, che ricorda come Arturo Toscanini fu uno dei pochi intellettuali che si oppose al nazifascismo.
Complimenti a Viviana Kasam per aver spiegato con grande precisione e passione la vicenda che vide protagonista Arturo Toscanini e il valore storico e umano dei concerti musicali per mantenere viva la memoria.
Viviana Kasam
La locandina originale del Concerto a Tel Aviv, dicembre 1936
La mistica è la memoria della musica di un popolo». Queste parole del grande esperto di Kabbalah Moshe Idel potrebbero essere l'esergo del progetto che da tre anni porto avanti con Marilena Citelli Francese, e che si conclude con il concerto "Toscanini: il coraggio della musica", che avrà luogo il 27gennaio alle 2o.3o all'Auditorium Parco della Musica di Roma, sala Santa Cecilia, nell'ambito delle commemorazioni per il Giorno della Memoria.
Dopo aver organizzato nel 2014 il concerto "I violini della speranza", in ricordo degli strumenti che contribuirono a tener viva la spiritualità dei perseguitati in fuga e dei prigionieri, e nel 2015 "Tutto ciò che mi resta", una raccolta di musiche scritte nei campi di concentramento, vogliamo attraverso l'esempio di Toscanini dare un messaggio oggi estremamente importante: e che cioè ognuno di noi può fare qualcosa, che non siamo necessariamente oggetti passivi della violenza e del terrorismo, ma che esiste una possibilità di far sentire la propria voce e di dare un esempio di coraggio e di dignità. Come fece Toscanini che fu uno dei pochi grandi nomi"a opporsi platealmente al fascismo e al nazismo, a dichiararsi "ebreo onorario"quandogli ebrei erano descritti come subumani mostruosi, a rifiutarsi di suonare in Italia e in Germania finché Mussolini e Hitler avessero detenuto il potere.
E fece di più: accettò di dirigere, senza accettare compensi e anzi, pagandosi il viaggio di tasca propria, il primo concerto della Palestine Orchestra (PO), una orchestra composta esclusivamente di musicisti ebrei perseguitati che il grande violinista Bronislaw Huberman riuscì a mettere insieme e far emigrare in Palestina, allora sotto il Mandato Britannico.
Riprenderemo nota per nota il concerto di quella prima indimenticabile, quando diecimila persone si assieparono nel teatro, sui tetti, si accamparono sulla spiaggia di Tel Aviv pur di catturare qualche nota. Suonerà la Filarmonica Arturo Toscanini, diretta da Yoel Levi, principal guest conductor della IPO e affiancata da tre musicisti della Israel Philarmonic Orchestra (IPO) la celebre orchestra che nacque nel '48 dalla Palestina.
Uno dei musicisti, Gabriel Volé, è il nipote di Jacob Surowicz, braccio destro di Huberman, e rappresenta la terza generazione nella fila dell'orchestra.
L'ingresso è gratuito e i biglietti si possono ritirare dal 22 gennaio presso il Servizio Cortesia dell'Accademia Santa Cecilia. Celebrare il Giorno della Memoria attraverso la musica, è anche un modo per sottrarsi alla retorica, che finisce per imbalsamare la storia, e per evitare la tendenza a focalizzare l'identità ebraica in quella di vittime.
Vittima è una accezione passiva, e mortifica l'identità culturale espirituale del popolo ebraico.
Insieme al ricordo delle vittime, dobbiamo, credo fermamente, ribadire la creatività, il pensiero, la visione del mondo, l'amore per l'arte e perla musica di individui che il nazismo tentò di far tacere per sempre, seppellendo anche la loro memoria.
Con i tre concerti per il Giorno della Memoria abbiamo cercato di ridare la voce e l'identità culturale a coloro cui la persecuzione ha cercato di toglierla: agli strumenti destinati a tacere per sempre, alle musiche che si è cercato di cancellare, uccidendo che le scriveva e chi le interpretava, e impedendone l'esecuzionepubblica. Ora, con questo concerto, speriamo di contribuire a diffondere la consapevolezza che si può resistere al Male, che si possono avere e realizzare grandi sogni anche nelle avversità, e che ognuno di noi ha il dovere di far proprio l'esempio di Toscanini e di Huberman e difendere la dignità umana e la vita di tutti coloro che sono vittime di persecuzioni e discriminazioni.
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