Ma io vi dico: toglietevi la kippah!
di Andrea Zanardo, contadino della Galilea
Andrea Zanardo
Sono scandalizzato, esterrefatto, inferocito. Continua l'occupazione ormai secolare della terra musulmana di Palestina. I locali indigeni, nobile e disarmata gente, sono costretti ad imbattersi in ebrei ogni volta che mettono naso fuori da casa. Viene loro proibito di esercitare la antica arte dell'accoltellamento degli ebrei. Non possono praticare pogrom. E di questo i primi a soffrire, badate bene, sono gli ebrei stessi, prigionieri di quella hybris nazionalistica che leva a loro la condizione privilegiata di esuli che tanta fortuna ha portato a me ed alle mie canzoni.
Ordunque, mentre prosegue questo Olocausto terribile, i sicofanti annidati nella bambagesca redazione del solito fogliaccio berlusconoide, se ne escono ohime', orrore, oy vey, con la proposta infame e aberrante di indossare una kippah! Una kippah nel Giorno della Memoria!
E' mai esistita una simile perversione idolatrica dei simboli della Religione dell'Esilio? Indossare una kippah, esporsi ai frutti dell'ira delle comunita' musulmane in Italia, proprio adesso che termina l'infame e vergognoso boicottaggio della democratica Repubblica d'Iran.
Ma io dico, io proclamo ed io annuncio, io, portavoce della millenaria saggezza hassidica, sono forse cosi' accecati gli ebrei d'Italia? Non ascoltano la voce dei pacifisti di Palestina, che fanno il possibile per far terminare questo orrore che si chiama Israele? Indossare una kippah, come fanno molti israeliani, e' una offesa verso i martiri palestinesi, e verso i musulmani di Italia, che fremono di indignazione ogniqualvolta vengono profferite le orride parole Israele, sionismo!
E per tanto io lo dico e io lo annuncio. Io parlo con la voce della disperazione profetica ed in nome degli altissimi ideali di giustizia osservati dall'Unione Sovietica, quando veniva impedito agli ebrei di emigrare verso Israele, ed i treni arrivavano in orario. Mi levero' la kippah.
Non ne posso piu' di venire associato ad Israele ed al sionismo, e non ne posso piu' di chi continua a dire che i palestinesi non sono solo martiri innocenti. La mia forte, consapevole e integrale identita' ebraica non puo' tollerare che si parli di colpe dei palestinesi, essi sono perfetti, essi sono vittime, essi sono il popolo eletto, e quindi io, per non offenderli, non portero' piu' alcuna kippah quando sono in scena!
Monty Ovadia