Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 12/01/2016, a pag. 19, con il titolo "A 15 anni accoltella un ebreo in strada: 'Ho agito per l'Isis'", la cronaca di Paolo Levi.

Ieri molti quotidiani online hanno riportato la notizia - oggi lo fanno i cartacei, per lo più con brevi non firmate -. Nei titoli, spesso compare il riferimento alle "ferite lievi", come se sia stato questo l'oggetto centrale da riportare. Anche questo è un modo per disinformare.

Ecco l'articolo:

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Paolo Levi

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Vivere sotto scorta

Terrore senza fine in Francia. Un quindicenne turco di origini curde ha aggredito a colpi di machete un insegnante ebreo che portava la kippah in una strada di Marsiglia ferendolo lievemente alla schiena e a una mano. «Ho agito per Allah e per lo Stato islamico», ha proclamato l’adolescente, fermato poco dopo dalla Police Nationale. Durante l’interrogatorio ha spiegato che quando uscirà si procurerà «un’arma da fuoco per uccidere i poliziotti». Secondo il procuratore Brice Robin non sembra essere affetto da disturbi psichici.

Incensurato e con ottimi risultati scolastici in tasca aveva anche un coltello con lama in ceramica di venti centimetri. La famiglia si è detta ignara di una suo possibile indottrinamento su internet. L’insegnante aggredito, Benjamin A., di 35 anni, si è protetto con la Torah, il libro sacro degli ebrei. Sul web è stata pubblicata la foto del volume sporco di sangue. Al momento dell’assalto, ieri mattina, l’insegnante di un istituto franco-ebraico si stava recando in sinagoga. François Hollande ha denunciato l’atto «ignobile». «Le motivazioni non lasciano dubbi», ha tuonato il presidente deplorando un’ennesima «aggressione antisemita».

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