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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Repubblica Rassegna Stampa
08.01.2016 La notte di Colonia: 'Erano troppi per fermarli'
Cronaca di Andrea Tarquini

Testata: La Repubblica
Data: 08 gennaio 2016
Pagina: 10
Autore: Andrea Tarquini
Titolo: «Colonia, politica shock: 'Troppi per fermarli'. Slovacchia: 'Stop arabi'»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 08/01/2016, a pag. 10-11, con il titolo "Colonia, politica shock: 'Troppi per fermarli'. Slovacchia: 'Stop arabi' ", la cronaca di Andrea Tarquini.

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La notte di Capodanno a Colonia

Avrebbero potuto anche esserci morti nell’attacco di branco contro le donne avvenuto nella notte di Capodanno a Colonia. Lo dice un allarmante rapporto- shock della polizia tedesca, di cui Bild online e Spiegel online pubblicano stralci. «Erano semplicemente troppi, lanciavano bottiglie molotov e corpi contundenti, e fermavano le cariche degli agenti facendo muro con la loro marea umana», narrano a Die Welt ufficiali e agenti che si proteggono con l’anonimato. E ancora: «È falso quanto affermato all’inizio dalle autorità, cioè che quei giovani arabi puntavano soprattutto a furti e borseggi. Stupro, violenza, molestie sessuali erano il loro primo obiettivo». In questo scenaro arrivano i primi arresti: sedici persone ritenute sospette sono stat interpellate. E la Cancelliera Angela Merkel chiedeespulsioni più facili e rapide per gli stranieri che compiono reati. «I fatti di Colonia sono ripugnanti e criminali, la Germania non li accetterà. Ma urge dare segnali-chiave».

Anche perché i cittadini e i media qui in Germania si chiedono, con forti critiche verso la polizia, se davvero si sia fatto abbastanza per fermare il po- grom antidonne. “Come è possibile che la polizia ammetta la propria inadeguatezza di fronte a quei branchi di violenti?”, la domanda che si ripete. Cresce dunque la paura dello straniero, nell’Europa centrale come in quella dell’Est: il primo ministro slovacco Robert Fico, socialista nazionalista, ha detto ieri che Bratislava «combatterà contro l’immigrazione proveniente da Paesi musulmani», perché «quei migranti non sono capaci di integrarsi, e l’idea di società multiculturale è solo una finzione». A Colonia, le denunce sporte da donne assalite sono salite a 121, mentre già 70 se ne contano ad Amburgo. E la violenza scatenata degli stranieri contro le donne nella notte di Capodanno colpisce anche fuori dai confini tedeschi: ora si viene a sapere che disordini e violenze del genere si sono avuti anche a Zurigo in Svizzera, e a Salisburgo in Austria. E persino a Helsinki, la tranquilla capitale finlandese. Anche là, decine di denunce per molestie sessuali, furto e borseggio contro le donne. E testimonianze di agenti e vittime che accusano chiaramente gli extracomunitari.

«Abbiamo dato prova d’inefficienza vergognosa », dicono i poliziotti. Monta nella Repubblica federale il clima di critica e insoddisfazione di gran parte dell’opinione pubblica per la politica delle porte aperte a profughi e miranti, imposta con forza dalla Cancelliera. «Non credo che questi atti di violenza siano eventi locali accaduti per caso», ha aggiunto Angela Merkel alludendo chiaramente al sospetto sempre più forte e diffuso di un atto di violenza preparato e studiato come un autentico blitz terroristico. Le nuove testimonianze delle vittime fanno rabbrividire: «Sono siriano, dovete trattarmi bene,perché è stata la Cancelliera a invitarmi qui», avrebbe detto un migrante con fare aggressivo rivolgendosi a due ragazze. Molti degli stranieri hanno strappato o bruciato in pubblico i documenti di permesso di soggiorno: «Ce ne procureremo di nuovi», dicevano esaltati. «Erano semplicemente troppi», insiste il rapporto della polizia: «Noi appena 210, loro invece oltre un migliaio. Per ore, invano, affrontando quella marea umana di violenti, abbiamo chiesto rinforzi. Invano: ignoravano i nostri appelli radio, non ce ne hanno mandati», dicono agenti e ufficial. Confessione d’impotenza spaventosa: il mito della Germania-Paese sicuro ha subìto un colpo al cuore.

«E non è vero che i violenti miravano soprattutto a borseggi e furti, e che gli attacchi violenti e sessisti alle donne sono stati un fatto secondario ». E poi: «Eravamo pochi in piazza, e quei giovani arabi sembravano in preda al raptus della più brutale violenza sessuale. Molto spesso, accerchiavano le donne, poi a turno le aggredivano », prosegue il rapporto della polizia di Colonia. «Si vedeva chiaramente che erano migranti. Hanno cominciato presto a lanciare fuochi d’artificio e bottiglie in vetro vuote contro i passanti. Poi poco prima di mezzanotte si sono scatenati: caccia sistematica alla donna bianca, ragazze e signore prigioniere d’un cerchio di stranieri, derubate e poi molestate ». I casi di stupro provato salgono per ora a due, ma l’impressione è che il bilancio possa aggravarsi. In tutte le città tedesche dove la caccia alla donna ha dominato le piazze di Capodanno molte donne, ferite e distrutte nell’animo, esitano ancora a sporgere denuncia.

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