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La democrazia israeliana 07/01/2016

Egr. Deborah Fait Sono un Suo ammiratore e tutti i giorni sfoglio I.C. per trovare un Suo articolo. Ieri, per la seconda volta, Lei accusa i media italiani per il modo tendenzioso di presentare il conflitto arabo israeliano. Fin qui sono d'accordo. Utilizzano espressioni come "giovani palestinesi uccisi dopo aver accoltellato soldati israeliani", invece di dire Israele dicono Terra Santa, il criminale di Tel Aviv č malato di mente etc.etc. Perņ c'č un perņ. Queste espressioni non sono inventate dai media europei, ma dai canali televisivi israeliani: I24news in inglese francese e arabo appositamente trasmessi per l'estero. Lei mi rispondera' che Israele č un paese democratico, ma grazie a questa cosi detta democrazia assistiamo tutti i giorni alla decimazione degli ebrei nella loro patria. Non era questo il sogno di Herzl, Jabotinsky e del suo segretario Benzion Netanyahu. Cordiali saluti

Ilan

Gentile Ilan, piu' di una volta nei miei articoli mi lamento dell'eccessiva democrazia israeliana, democrazia di cui l'Occidente approfitta per delegittimare Israele. Per fortuna, anche se tardi, il problema viene discusso anche a livello di governo e leggo sempre piu' spesso di inviti a migliorare la Hasbarah che finora ha spesso lasciato a desiderare. Mi auguro che, anche a causa della guerra che il BDS fa contro Israele, le cose cambino e che si decida una difesa forte non solo contro il terrorismo ma anche contro le menzogne e diffamazioni quotidiane contro questo troppo tollerante Paese. Cordialmente

Deborah Fait


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