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Deborah Fait
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E il Papa disse: 'Pace in Palestina' 02/01/2016

E il Papa disse: 'Pace in Palestina'
Commento di Deborah Fait

Attentato a Tel Aviv: in altra pagina
l'analisi di Fiamma Nirenstein, la
cronaca di michel Sfaradi, l'opinione
dei servizi segreti d'Israele

Lui , l'arabo, è arrivato a Rehov Dizengoff, la via più centrale di Tel Aviv, già teatro in passato di molti attentati e di tanti morti, è entrato in un negozio, ha preso della frutta secca, l'ha restituita, poi, calmissimo, si è avvicinato all'uscita, ha appoggiato lo zaino sui carrelli, ha tirato fuori la mitraglietta, è uscito e ha incominciato a sparare a ventaglio, verso il bar accanto e sulla strada e poi se l'è data a gambe.
E' accaduto questo pomeriggio, 1 gennaio 2016, a Tel Aviv, le sue vittime avevano 26 e 30 anni, Alon Bakal e Shimon Rawimi, i feriti ricoverati in ospedale sono otto. Il terrorista, un arabo israeliano del villaggio di Wadi Ara, nel nord di Israele, è scappato e lo cercano di casa in casa. Un suo probabile complice è stato arrestato. Il TG Uno ha parlato di "malato mentale, non un terrorista" citando le parole del padre dell'uomo, nel solito tentativo di nascondere , di insabbiare vergognosamente il terrorismo arabo che distrugge le vite degli israeliani. Un altro dei tanti giorni di sangue in Israele, di attentati di cui nessuno parla, o, se qualcuno lo fa, minimizza. Altri morti ammazzati dall'odio arabo palestinista che non impressiona nessuno in quell'Europa imbelle. I palestinisti esultano, Hamas ha dichiarato che non poteva esserci un primo dell'anno migliore. Che continuino gli attentati in Israele.

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Perchè il Papa, nei suoi auguri natalizi, ha invocato "Pace in Palestina" facendo un errore madornale? Ha chiesto la pace in un luogo che non esiste. Ma quante volte dovremo dirglielo! Come si fa a invocare la pace in un paese inesistente e mai esistito evitando di nominare il Paese chamato Israele che invece c'è per davvero e che soffre la guerra da 70 anni a causa di un gruppo di arabi che vuole impadronirsene in nome di Allah o della Umma o di Maometto o dell'odio che brucia nel cervello di quell'immenso mondo fatto di violenza e di morte. Chiedendo la pace per la Palestina il Papa ha messo in confusione il suo Capo che avrà cercato questo posto sconosciuto senza riuscire a trovarlo in nessuna cartina geografica.
Se avesse detto "Pace in Israele" allora forse ...chissà...Qualcuno lo avrebbe ascoltato. E lo avrebbe ascoltato anche se, magari, il Vaticano avesse evitato di ricordare il 25 dicembre la nascita di Maometto oltre a quella di Gesù, con parole, ad essere generosi, veramente inappropriate, di pessimo gusto e di nessuna pieta' verso le centinaia di migliaia di cristiani ammazzati dall'islam : "Le Comunità cristiane e musulmane avranno il cuore in festa. Renderanno grazie a Dio, ciascuna nella propria tradizione, per questa buona novella che è la nascita di Gesù o di Maometto, nascite che saranno fonte di incontro tra uomini e donne credenti e Colui che è fonte di vita, fonte della vita. In tale unità di data rarissima molti vogliono vedervi un segno di Dio." Come si dice leccare i piedi in latino?

Sarò irriverente ma davvero quel "Invochiamo la pace per la Palestina"mi ha dato sui nervi perchè non si può continuare a mistificare la storia,sempre, anche in un momento così serio e di tale profonda spiritualità per il mondo intero come la benedizione Urbi et Orbi. In questi giorni di feste natalizie la parola "palestina" è stata virale. Rai Uno Mattina ne ha addirittura abusato, alternandola a Terra santa. Israele per la Rai non esiste, completamente cancellata.
Il 25 dicembre è andata in onda una trasmissione sul Natale, da Betlemme, che definire scandalosa sarebbe poco. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-aa9f1407-d75e-4111-a4ac-5f236a97ded0.html#p=0

Ha incominciato Franco di Mare, da Gerusalemme, parlando di Terrasanta, di 4 attentati appena avvenuti con 4 palestinesi uccisi, senza dire il perchè, senza parlare delle vittime israeliane e delle aggressioni quotidiane agli israeliani che invece ...muoiono...anzi, ha fatto anche peggio, visto che si trovavano in "Palestina/Terasanta", a un certo punto del programma, ha ammesso che c'erano anche delle vittime non palestinesi ma erano ....ebrei, non israeliani, quasi che in quel paese inventato vivessero, per gentile concessione, anche degli ebrei.
Israele e gli israeliani non sono esistiti durante tutta la trasmissione.

Ha continuato Padre Faltas, della Custodia di Terra Santa, personaggio molto sgradevole, molto antisraeliano, molto falso che, per non far torto alla sua nomea, ha subito ricordato con entusiasmo Arafat e i vent'anni dal giorno in cui Betlemme è stata consegnata da Israele all'ANP a causa degli sciagurati accordi di Oslo. "Arafat non ha mai mancato una sola messa", ha detto commosso. Infatti, quando, facendo un regalo all'umanità, il terrorista è morto hanno coperto la sua sedia con una kefiah disposta in modo da ricordare la forma di Israele.

Cito spesso Oriana Fallaci perchè le sue parole profetiche cadono sempre a fagiolo: " A quella truppa (i musulmani) offriamo buonismo e collaborazionismo, coglioneria e viltà...credono che per scansarla (la morte) basti fare i furbi cioè leccare i piedi ...." Parole sacrosante! E' quello che fa l'occidente, è come si comporta il Vaticano con i musulmani, lecca i loro piedi come quei preti ortodossi che hanno adornato il loro albero di Natale con le foto dei terroristi, assassini di israeliani, al posto degli addobbi consueti. http://www.timesofisrael.com/al-quds-university-puts-up-martyr-themed-christmas-tree/

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Beh, questo non è solo leccare i piedi, questo episodio è scandaloso, schifoso, sconcertante, disumano. Cristiani e musulmani, ha detto il Padre Faltas, hanno festeggiato insieme perchè questo 25 dicembre si ricordava anche la nascita del profeta Maometto.... beh se lo ha enfatizzato il Vaticano poteva farlo anche lui.
Ha dimenticato invece di citare quell'odioso episodio, correva l'anno 2002, in piena intifada, quando orde di palestinesi sono entrate nella Chiesa della Natività, assediandola per 8 giorni, distruggendola, profanandola con sporcizia, escrementi umani, banchettando sugli altari.

Ma l'ospite più scandaloso, secondo il mio parere, è stato il vaticanista Piero Schiavazzi che ha fatto l'elogio di Arafat di cui si è dichiarato, orgogliosamente, amico.
Francesca Fialdini gli ha chiesto cosa pensasse della fuga dei cristiani da Betlemme e lui, senza rispondere, si è lanciato in una vera e propria esaltazione dell'arci terrorista amico suo e del suo desiderio di raggruppare tutto il mondo arabo in una grande umma. Verissimo, Arafat lo diceva sempre "manderemo gli ebrei a bere l'acqua del Mediterraneo e poi fonderemo un grande umma araba, un califfato, dal mare all'Eufrate!" (le sue parole hanno probabilmente ispirato Al Baghdadi).
Saddam Hussein, infatti, odiava Arafat come la peste, perchè temeva che il terrorista volesse prendere il potere anche in Iraq come aveva tentato di fare in Giordania nel 1979, per fortuna respinto da Re Hussein che fece strage di 20.000 palestinesi e costrinse il raiss a scappare e a occupare il Libano scatenandovi la guerra civile.

Le uniche parole che hanno contrastato questa vergognosa esaltazione di una storia falsa e mistificante, offerta al pubblico con incredibile disonestà, sono state dette da Maurizio Molinari, nuovo direttore de La Stampa, e da Oded Ben Hur, consigliere della Knesset e ex ambasciatore presso la Santa Sede , ma le loro parole sono cadute nel vuoto, inascoltate e sorvolate distrattamente da un Franco Di Mare di solito molto equilibrato nelle sue analisi politiche che pareva un po' imbarazzato forse timoroso di essere preso in castagna dai capi supremi della Rai.

E così Gerusalemme... Palestina... Terrasanta... Maometto... Gesù (già definito arabo da Maurizio Crozza)...La Verità, la Storia? Israele? Dove sono finite? Niente, scomparse da Rai Uno per far posto a una ignobile nauseabonda insalata russa.

Deborah Fait
"Gerusalemme, Capitale di Israele unica e indivisibile"


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