Cognomi palestinesi: la prova che si tratta di arabi immigrati. Altro che popolazione locale Smontata la leggenda che li vorrebbe 'autoctoni', e gli ebrei 'coloni'
Testata: Informazione Corretta Data: 27 novembre 2015 Pagina: 1 Autore: IC redazione Titolo: «Cognomi palestinesi: la prova che si tratta di arabi immigrati in Israele dopo l'arrivo dei primi ebrei tra Ottocento e Novecento»
Nell'Ottocento, prima dell'arrivo delle prime aliyot ("salite", emigrazioni verso Israele) di ebrei russi, la regione che diventerà Israele era parte dell'Impero Ottomano, estremamente povera, adibita per lo più a latifondo improduttivo, arida e desertica in larghi tratti e scarsamente popolata. A seguito degli arrivi delle prime decine di migliaia di ebrei la regione cominciò a svilupparsi rapidamente. Nuove opportunità economiche e un miglioramento delle condizioni ambientali dovuto al rimboschimento e all'utilizzo di tecnologie idriche e agricole nuove, attirarono molti arabi dai paesi limitrofi: Egitto e le attuali Siria, Libano, Iraq, Giordania e altri. Questo è comprovato da molti dei cognomi dei palestinesi, che riproduciamo di seguito. Con questo viene smontata la leggenda che vorrebbe gli arabi palestinesi come radicati da secoli nel territorio, da cui sarebbero stati "cacciati" dagli ebrei europei, accusati di essere colonizzatori. Una ricostruzione infondata. Gli arabi palestinesi sono arabi come tutti gli altri: hanno acquisito una specificità nazionale soltanto a partire dagli anni sessanta del Novecento in opposizione a Israele, nel contesto del consolidamento del terrorismo sotto la guida di Yasser Arafat.
Ecco l'elenco di alcuni tra i cognomi più diffusi tra gli arabi palestinesi: