E' probabile che vi abbia scritto altre volte, sono di Torino, cattolico, 52 anni con una figlia. La mia professoressa delle scuole medie, Lucia Morpurgo era la moglie di Primo Levi. Nel 1972 con mia madre, 15 giorni prima delle Olimpiadi, ho visitato Monaco e Dachau. Da parte paterna ho anche una lontana origine ebraica (Olivetti). Nella villetta di una famiglia nella collina torinese dove vivevano in affitto anche i genitori di mia madre so che per almeno un certo tempo avevano nascosto durante la guerra un signore ebreo che aveva un negozio nel centro di Torino. Questa lunga premessa di presentazione, mi serve per segnalare che non vedo, non sento parlare (tranne che sulla Stampa di Torino) i miei concittadini ebrei Devo solamente sentire parlare di israeliani che uccidono ed opprimono i palestinesi e soprattutto dare per scontato che gli ebrei dominano la finanza mondiale ? Onestamente mi sembra che il mio essere "amico degli ebrei", anche se di fatto l'unica ebrea che ho frequentato era la mia professoressa, sia di fatto una causa persa. Gli ebrei europei scapperanno in Israele e qui rimarrā qualche bel museo ebraico gestito da chissachė. Scusate lo sfogo.
Sono certo che dopo di voi toccherā ai cristiani e agli islamici moderati nascondersi.
Sergio Salsa, Torino
Ci scusi se abbiamo ridotto la sua lunga lettera, abbiamo lasciato perō l'essenziale. Non sia pessimista, anche se non si puō certo essere ottimisti. Aiuta scegliere la via di mezzo, realisti. Di momenti bui e difficili ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno, l'importante č capire quel che sta succedendo, la disinformazione č il nostro nemico maggiore. A IC ci occupiamo proprio di questo.
IC Redazione