Sbigottiti, esterrefatti, sgomenti: sono le tre parole che leggiamo su quasi tutti i quotidiani oggi nei commenti e nelle cronache sulle stragi di Parigi. Ma sbigottiti, esterrefatti, sgomenti possono essere soltanto i vari Toscano, Guolo, Negri, Romano, Stefanini, Valli ecc. - la lista è lunga - che in questi anni hanno sottovalutato il pericolo rappresentato dal'islam nascondendolo dietro a una critica generalizzata al terrorismo, come se la matrice islamica non ne fosse la base.
Come ha scritto Ugo Volli nella Cartolina del 1° novembre scorso, siamo in guerra, una guerra che l'islam ha voluto religiosa.
Negarlo, ancora una volta, significa chiudere gli occhi, illudendosi che esista un islam moderato e uno radicale, quando invece i dettami del Corano sono quelli e non altri. Ne ha scritto ieri Mordechai Kedar su Informazione Corretta.
Tocca ai musulmani, se sono contro il terrorismo che fa stragi in nome della comune religione, schierarsi contro e combatterlo insieme ai Paesi democratici. Ma la loro voce non si sente, perché tacciono: glielo impone l'islam stesso. Islam significa sottomissione, e i musulmani si comportano da sottomessi.
IC redazione
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Ecco i giornali che hanno ignorato completamente oppure hanno dato evidenza minima alla strage di Parigi:
Il Giornale
Il Sole 24 Ore
Il Manifesto
Il Fatto Quotidiano
Il Foglio
Avvenire
Alcuni quotidiani potrebbero giustificare l'assenza con la chiusura del giornale; una scusa che però non tiene, perché su altre testate "Il massacro di Parigi" è in prima pagina.