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Informazione Corretta Rassegna Stampa
02.11.2015 Proteggere i palestinesi per lasciare che accoltellino gli israeliani
Commento di Bat Ye'or

Testata: Informazione Corretta
Data: 02 novembre 2015
Pagina: 1
Autore: Bat Ye'or
Titolo: «Proteggere i palestinesi per lasciare che accoltellino gli israeliani»

Proteggere i palestinesi per lasciare che accoltellino gli israeliani
Commento di Bat Ye'or

Versione italiana di Yehudit Weisz

L'articolo originale in francese è stato pubblicato da Dreuz.

Mahmoud Abbas chiede all’ONU di proteggere i palestinesi perché così potranno continuare ad assassinare i civili israeliani con coltelli, pietre, auto lanciate contro i pedoni, e altro ancora. Si devono proteggere gli assassini, non le vittime. Lo hanno ascoltato e applaudito. L’Europa chiama questo “resistenza” quando le vittime sono israeliane o ebrei, per tutte le altre “terrorismo”.

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Mahmoud Abbas  (Abu Mazen)

E’ la nuova moda adottata dagli assassini, quella di colpire alle spalle i passanti, le donne, i bambini, i civili disarmati, negli autobus, tra la folla, nelle strade, ovunque. Pur di uccidere. Non c’è dubbio che questa moda attirerà molti adepti, come quelle dei dirottamenti aerei, dei massacri, della cattura di ostaggi, del terrorismo internazionale - anche queste mode furono iniziate dai palestinesi - che l’Europa chiama “resistenza” quando le vittime sono israeliane o ebrei, e “terrorismo” per tutte le altre vittime. Oggi questo modello brevettato dai palestinesi si è diffuso su tutto il pianeta. Io lo chiamo jihadismo, perché i massacri e il terrorismo costituiscono da ben 13 secoli le strategie del jihad. L’Europa dovrebbe saperlo, perché non ha mai smesso di subirne gli attacchi per terra e per mare, ma la verità è che ha decretato che è Israele il pericolo (un po’ come i nazisti che dichiaravano che gli ebrei erano una grande minaccia pur di avere il pretesto per sterminarli) e ha scelto di abbandonarsi ad un’amnesia di amorosa beatitudine pro-palestinese innaffiata dai petrodollari. Non sorprende che la posizione di Abbas si affianchi a quella della Francia.

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Arafat, una creatura della Francia, gli ha consentito di mantenere aperto il conflitto, di opporsi a qualsiasi pace separata, a qualsiasi soluzione che avrebbe compromesso l’eliminazione di Israele dopo averla ridotta ad un piccolo territorio impossibilitato a difendersi. Spietata nel cancellare poco per volta interi capitoli della sua storia, i suoi monumenti, le sue terre, la Francia ora cerca di schiacciare sotto l’infamia quel popolo ostinato, uscito vincitore dalla Shoah e dalla dhimmitudine. Gli stessi cristiani del Libano sono stati sacrificati per questo scopo. Mahmoud Abbas evoca 70 anni di sofferenze, di ingiustizie e di occupazione… Si capisce, il suo popolo è frustrato nel vedere la libertà che hanno gli israeliani! E’ che lui pensa con nostalgia ai tredici secoli di dhimmitudine degli indigeni ebrei e cristiani, vittime del jihad, di espropri fatti dagl’invasori arabi, di donne e bambine stuprate e rapite nel corso dei secoli, come ora fa Boko Haram, di schiave sottomesse alla violenza sessuale, dei riscatti e dell’ estorsione fiscale, di schiavitù, dei periodici massacri e saccheggi, di leggi discriminatorie, di espulsioni da città e villaggi, di segni distintivi per i dhimmi, dei loro luoghi di culto islamizzati, razziati e distrutti, della distruzione della loro cultura (come fa ora lo Stato Islamico), fatti della cronaca quotidiana della dhimmitudine nei territori islamizzati. Mahmoud Abbas crede che la Bibbia sia una storia manipolata, che non ci sono mai stati degli ebrei in Palestina, che questo paese si chiamerà sempre Palestina, una terra musulmana fin dall’origine dei tempi, in una storia dell’uomo che ha inizio con l’Islam, perché prima dell’Islam la storia non esiste. Non c’è mai stato un Tempio ebraico a Gerusalemme, ma soltanto moschee, Gesù andava a pregare in moschea. Gli ebrei sono dei saccheggiatori della storia, della storia musulmana.

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L’Europa ne è così convinta che ha votato per l’islamizzazione dei luoghi sacri per l’ebraismo, e ha accettato così che il Monte del Tempio diventasse la spianata delle moschee. Abbas reclama un ritorno ai tempi della dhimmitudine di cui Siria, Libia, Afghanistan e Yemen sono i prototipi. Quello era il bel tempo in cui ebrei e cristiani rasentando i muri, gli occhi bassi, cedevano il passo ai musulmani, disarmati perché non avevano il diritto di difendersi …il tempo della tolleranza sotto la shari’a, del vivere insieme in armonia e in pace sotto l’Islam. Abbas chiede all’ONU di restituirgli questi privilegi. Che si rassicuri, avrà dietro di sè tutta l’Europa che rispetta i diritti dell’uomo, eccetto quelli degli israeliani.

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Ma questi sono uomini? L’Europa esita tra coloni e scimmie, coloni in ogni caso! Chissà, potrebbe essere proprio lei ad aver suggerito questa mossa ad Abbas? Certamente l’Europa continuerà a pagare miliardi alle sue ONG allo scopo di diffondere l’odio verso Israele. A maggior ragione ora che tutto il mondo ne è informato. Grazie alle rivelazioni di ONG MONITOR, sappiamo degl’importi enormi di denaro versati da ogni Stato, dalle chiese, dalle fondazioni e dall’Unione Europea così come delle ONG beneficiarie per fare propaganda anti-Israele. Bisogna finirla con Israele, perché le centinaia di migliaia di immigranti musulmani che accorrono in Europa, accolti a braccia aperte con tenera sollecitudine, avranno bisogno di questi fondi per i loro nuovi insediamenti …

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Bat Ye'or


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