IC7 - Il commento di Claudia De Benedetti
Dal 18 al 24 ottobre 2015
Durante una settimana ancora caratterizzata da una serie terribile di omicidi e aggressioni con pugnali e coltelli a cittadini israeliani, la Comunità Ebraica di Milano ha organizzato una significativa fiaccolata davanti alla Sinagoga Centrale di via Guastalla seguita da una maratona oratoria in cui moltissime persone hanno testimoniato con la loro presenza e con brevi discorsi la loro solidarietà incondizionata allo Stato d'Israele.
Orel Azuri, sergente dell’aeronautica militare israeliana, investita e accoltellata da un terrorista palestinese a Beer Sheva la scorsa settimana, si è svegliata dal coma, il tredicenne accoltellato a Pisgat Zeev mentre comprava le caramelle comincia lentamente a migliorare: a loro ho dedicato il mio pensiero nel momento cui, partecipando al progetto Shabbat Project, mi univo in un virtuale abbraccio agli ebrei del mondo che si accingevano a celebrare il Sabato, ognuno a suo modo, con il comune denominatore di augurare Shabbat Shalom, un Sabato di Pace.
L’informazione non ha neppure considerato un evento, certamente marginale, ma che dimostra la prorompente vitalità d’Israele. Tel Aviv da lunedì a giovedì è stata il palcoscenico di una spumeggiante Fashion Week, con start up della moda, stilisti trasgressivi, modelle ed eventi che hanno calamitato addetti ai lavori e curiosi da tutto il mondo. Simone Somekh, giovane freelance italiano, studente a Bar Ilan l’ha seguita su http://blogs.timesofisrael.com/reporters-diary-gindi-tel-aviv-fashion-week.
Il XXXVII Congresso Mondiale Sionistico, tenutosi a Gerusalemme dal 20 al 22, è balzato agli onori della cronaca non per l’intensità dei lavori, né per le significative risoluzioni approvate che hanno impegnato più che mai giovani delegati da tutto il mondo e avrebbero meritato ben altra copertura mediatica, ma per le affermazioni di Bibi Netanyahu sulla natura dell'alleanza tra Hitler e il Gran Mufti di Gerusalemme.
Naor Biton ha cominciato lunedì il suo mandato a Roma: sarà l'inviato dell'Agenzia Ebraica in Italia. Gli ultimi mesi sono stati contraddistinti dall’aumento costante e sensibile di famiglie e studenti che hanno fatto l'alyà; nel porgergli il tradizionale augurio di beazlacha gli ho chiesto di intervenire all’Israel University Day, giornata dedicata alle Università israeliane, oggi a Milano e domani a Roma. Gli incontri sono divisi in sessioni: la mattina si svolgono le presentazioni degli atenei israeliani e dei programmi finanziati da Masa con i movimenti giovanili Benè Akivà e Hashomer Hatzair, nel pomeriggio la sala viene allestita con aree dedicate alle singole università per colloqui individuali con studenti e famiglie.
Piero Abbina, ideatore del progetto, Presidente dell'Associazione Italiana amici del Technion, e Maria Modena, Presidente dell’Associazione Italiana amici italiani dell'Università Ebraica di Gerusalemme, anche quest'anno hanno garantito la presenza delle eccellenze di Technion, Hebrew University of Jerusalem, Ben Gurion University of the Neghev, Bar Ilan, Tel Aviv University, IDC e Haifa Universiy. Il portale italiano delle università israeliane (israeluni.it) è un agile strumento che si affianca ai tradizionali appuntamenti, permettendo di alimentare la community di docenti e studenti nei mesi successivi alle giornate di orientamento. Israel University Day comprende una sessione pensata per gli studenti che devono sostenere l’esame psicometrico. Si tratta di un impegnativo test d’ingresso necessario per l’amissione a tutti gli atenei israeliani, progettato per prevedere la possibilità di successo degli studenti negli studi universitari attraverso tre principali aree tematiche costituite dal ragionamento logico, dalla comprensione verbale e dalla conoscenza della lingua inglese. Come avviene dal 2013, anche quest’anno l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane si sta attivando per permettere agli studenti italiani di sostenere l’esame psicometrico in lingua italiana, con l'attivazione di un corso preparatorio ad hoc.
Le università israeliane compaiono in posizioni di grande prestigio nelle classifiche dei primi 1000 atenei su scala mondiale. E’ interessante ad esempio consultare http://cwur.org/2015/n e http://www.shanghairanking.com/ARWU2015.html in cui i primi posti sono saldamente occupati da università americane e inglesi quali MIT, Harvard, Cambridge e Stanford. Secondo il Center for World University Rankings la Hebrew University di Gerusalemme appare al 23° posto, il Weizmann Institute of Science di Rehovot al 39°, la Tel Aviv University all'86° e il Technion al 136°, al 112° posto è collocata La Sapienza, prima università Italiana a comparire. Secondo Academic Ranking of World Universities, invece, la Hebrew University di Gerusalemme appare al 67° posto, il Technion al 77°, il Weizmann Institute of Science di Rehovot al 101°, la Tel Aviv University al 151° e così anche La Sapienza.
Vera Schiavazzi non c'è più: è morta giovedì a 55 anni. La ricordo qui con molta commozione: era amica di lunga data, giornalista torinese schietta, stimata, rispettata, onesta e corretta.
Claudia De Benedetti
Presidente Agenzia Ebraica - Sochnut Italia