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Rainews24, contro Israele senza tregua Commento di Deborah Fait E' quasi incredible la campagna che la Rai porta avanti contro Israele ed è indegno che continui a farlo persino in questo periodo in cui il terrorismo palestinista ha proclamato una nuova ondata di attacchi feroci e sanguinari contro cittadini inermi, inventandosi ogni giorno una nuova "giornata della collera".
L'intervista che Alessandro Gilioli fa su l'Espresso e che sarà distribuita al volgo, a mo' di ipnotico, allegata al settimanale proprio oggi, è stata trasmessa da RaiNews24 alle ore 13 del 23.10. Un'intervista tanto stomachevole da far rabbrividire. La vittimizzazione dell'assassino, tanto una brava persona, studioso, lavoratore ( era impiegato della compagnia telefonica ISRAELIANA, Bezek), pacifico.
Bene, tutta la disgustosa intervista è fatta con tono mellifluo di comprensione verso il terrorista, suo padre e la sua famiglia . "Gli distruggeranno la casa" dice il padre..... "Tanto, gliene darà un'altra Abu Mazen" dico io. Secondo il racconto complice e lagnoso del padre questo bravo Ala'a Abu Jamal è cambiato dopo che i suoi cugini avevano ammazzato a Gerusalemme 5 ebrei. Infine ecco la goccia fatidica, Abu Jamal assiste alla demoliziane della casa dei cugini terroristi, si mette a urlare contro i soldati e e i soldati invece di offrirgli un caffè lo menano. Per un arabo, spiega il padre, essere menato davanti alle donne e ai bambini è un insulto inconcepibile.... da lavare col sangue. Così ha fatto il buon Abu Jamal, e il sangue doveva essere degli odiati ebrei. Certo , nessun essere umano capace solo di odiare e di piagnucolare su se stesso può avere speranza nel futuro. La vita vera per ogni palestinista che si rispetti, dagli 8 anni in su, è ammazzare gli ebrei. Non chiedono altro, non vogliono altro e questa può essere una speranza? No questa è la morte dell'anima e la responsabilità ricade sui genitori, sugli insegnanti, sui politici e il loro incitamento all'odio e alla bellezza della morte dopo aver assassinato un ebreo. Finchè giornalettai, passatemi il termine perchè un giornalista vero fa informazione non pietismo unilaterale e partigiano, racconteranno queste storie di orrrore quotidiano con condiscendenza, quasi con tenerezza e ammirazione, senza una sola parola di raccapriccio per il terrorismo inutile e di pietà per le vere e innocenti vittime israeliane, i palestinisti si sentiranno protetti e giustificati in ogni loro schifoso atto di terrorismo. Il modo indecente di fare giornalismo quando riguarda Israele lo posso riassumere in questo semplicissimo esempio: Ieri un giovane in Svezia ha ammazzato un professore e un ragazzo. La notizia è stata data in questo correttissimo modo: "Un giovane è entrato in una scuola e ha ammazzato un professore e uno studente. E' stato poi ucciso dalla polizia." Fosse accaduto in Israele la notizia sarebbe stata data in questi termini: " Polizia israeliana uccide giovane palestinese. Aveva accoltellato....." Ognuno tragga le proprie considerazioni. Le mie sono di disgusto e , purtroppo, di impotenza. Deborah Fait |
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