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Di chi è la colpa? Cari amici, ditemi pure che è una cattiva abitudine e una perversione, ma a me capita ogni tanto di chiedermi che cosa volesse dire soggettivamente vivere sotto il tiro del libero antisemitismo, essere preda delle spie dell'Inquisizione, sentirsi braccati fino a vedere in una grande prigione com'erano i ghetti la sicurezza momentanea dei propri simili, essere condannati a pene tremende come i roghi inflitti a Roma e Toledo e tante altre cristianissme città, o a quel taglio delle braccia e delle gambe dell'autore di una tragica e bellissima poesia liturgica che leggiamo a Kippur.
Poi mi dico che quelle immagini non sono per nulla sparite, che ci sono ancora, basta guardare i due raggazzotti del filmato che vi ho mostrato già in un'altra cartolina, correre dietro coi coltelli alzati a un perfetto sconosciuto solo perché pensano che sia un ebreo. Non è affatto finita: la storia che ha fra gli attori San Giovanni Crisostomo e Riccardo Cuor di Leone, San Luigi e Isabella di Spagna e Maometto e Torquemada e Hitler è ancora qui fra noi. I branchi assassini ancora si radunano e colpiscono oggi, in Israele come in Francia o in Belgio; più o meno con le stesse convinzioni e con le stesse ragioni.
Tutti i sondaggi mostrano che fra la metà e un terzo della popolazione europea pensano male degli ebrei come categoria. E allora come si fa? come i media canalizzano questi sentimenti? Semplice, si dice di essere antisionisti. Gli ebrei in quanto tali non contano, finché sono individui isolati sparsi nel mondo. Alcuni riconoscono anzi, bontà loro, che sono come il sale, in piccole quantità danno sapore agli alimenti. Ma uno stato no. Conquistato ai danni dei poveri palestinesi (di cui nessuno aveva mai sentito parlare né si preoccupava quando erano sotto le occupazioni turca, egiziana, giordana...), proprio no. Questo lo sapete, il nesso fra antisemitismo e antisionismo è così chiaro che ne ha parlato perfino Giorgio Napolitano. Dunque occorrono altri eufemismi, altre sostituzioni della parte per il tutto, cioè altre sineddochi (come vi ho detto qualche settimana fa: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=0&sez=280&id=59635 ). Ma se si fa notare che è un gruppo per lo più antisionista anche lui - per altre ragioni ovviamente - che in maggioranza si oppone al servizio militare e passa la vita a studiare i sacri testi - be', ci sono i “coloni”. Strana parola, dato che la colonia dai tempi dei greci e dei romani fino agli inglesi e ai francesi implica l'andare in un territorio lontano dalla madrepatria a sfruttare la manodopera straniera... mentre questi proclamano di essere in patria e lavorano la terra da soli. Aggiungete che i “coloni”, essendo in buona parte religiosi, sono naturalmente “fanatici” e “messianici” e vengono spesso fusi nell'immaginario collettivo con gli “ultraortodossi”, anche se appartengono a zone assai lontane dell'universo politico e sociale di Israele. Comunque, se ammazzare a coltellate un individuo qualunque o fucilare per strada una famiglia che torna a casa - mamma, papà, bambini - appare un tantino maleducato - anche perché c'è il rischio concreto che l'abitudine si estenda in Europa (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/202371 ), E però, “ultraortodossi” e “coloni” non bastano. In fondo qualcuno potrebbe pensare che sono umani anche loro. I “coloni” per esempio sono ottimi tecnologi e anche contadini di grande abilità, che fra l'altro preparano alcuni dei migliori vini del mondo. E decidono poco, perché sono in minoranza. C'è di peggio, ed è il governo di Israele. Chi non fa la pace, chi non cede alle sacrosante pretese dei “palestinesi”? Chi si difende dai missili e dai coltelli, togliendo ai poveri arabi la soddisfazione di far scorrere un po' di sangue? E adesso Netanyahu. l'uomo che tutto il mondo likes to hate, ama odiare, come dicono gli americani. Quello che Obama non sopporta, che Hollande ha cercato di non far venire al funerale degli ebrei ammazzati dai terroristi islamici a Parigi, che si è permesso di resistere all'accordo con l'Iran (e adesso iniziano a vedere tutti che aveva ragione, ma evitano assolutamente di legare le sue previsioni alla catastrofe della politica americana in Medio Oriente, dove gli ayatollah si sono presi i regali americani e vanno avanti come rulli compressori con l'appoggio russo, hanno migliaia di uomini in Siria, sperimentano un missile balistico capace di raggiungere tutta l'Europa (oltre naturalmente Israele e Arabia Saudita) portando una bomba atomica ecc. ecc. Netanyahu, che qualunque cosa dice ha torto, è un disastro, mente, rovina la pace del mondo, alcuni ipocriti fingendo interesse per Israele e gli ebrei dicono che compromette le ragioni di Israele e del popolo ebraico... Di questo volevo parlarvi qui, in particolare della sua ultima dichiarazione su Hitler e il Muftì. Ma ho esaurito tutto lo spazio. Lo farò domani. Ugo Volli |
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