Tg2 Dossier: per gli attentati palestinesi una giustificazione è sempre pronta
Commento di Deborah Fait
Conduttore Luca Salerno.
In studio Bassam Saleh, rappresentante palestinista.
Eric Salerno, giornalista.
In collegamento da Gerusalemme Piero Marrazzo, inviato Rai.
Sergio della Pergola, demografo.
http://www.tg2.rai.it/dl/tg2/rubriche/PublishingBlock-8f49a286-7527-4264-9979-72b4aca618d8.html
La confusione regna sovrana nella testa dei giornalisti italiani e ne dà un esempio Luca Salerno annunciando che "avremo una vera e propria diretta da Israele, Territori occupati, Palestina". Troppi, decisamente troppi! La trasmissione alla fine ha lasciato l'amaro in bocca anche se, a differenza dei tempi in cui facevano programmi su programmi, tavole rotonde, sul problema israelo-palestinese senza mai invitare un israeliano, questa volta hanno fatto un passetto avanti e l'israeliano c'era nella persona del prof. Sergio della Pergola, demografo.
Le parti più interessanti di tutto il programma, fatto sulla solita falsariga del dire e non dire, soprattutto nel totale occultamento della verità sia di cronaca che di storia, sono stati proprio gli scambi di opinioni, a volte battibecchi, tra Bassam Saleh e Sergio Della Pergola, il primo con i piagnucolamenti di sempre, le solite accuse e le perenni bugie. Il secondo, tranquillo e pacato, rispondeva a tono, rimettendo le cose al loro posto. Saleh: "i nostri giovani sono disperati, non vanno a scuola, non possono uscire dal loro paesino....non hanno futuro.....Hamas non c'entra, non è terrorista, lo dicono i mass media (Luca Salerno: No lo dice la comunità internazionale) ... quello non è Israele è Palestina".
Bassam Saleh
Della Pergola ha risposto alle arroganti geremiadi del palestinese con una breve ma importante lezione di storia, importante perché la maggior parte degli italiani, giornalisti compresi, conosce solo la fantasiosa e antistorica versione araba. Della Pergola: "Nel 1948 dovevano nascere uno stato arabo/palestinese e uno stato ebraico/israeliano...." E Saleh, quasi gridando: "E allora perché state dalla nostra parte?" Della Pergola, tranquillo "perché gli arabi hanno rifiutato quella possibiltà, Israele è stato invaso e ha vinto. Nel 67 Gerusalemme è stata bombardata dalla Giordania... io, a differenza di voi, ero qua... e purtroppo, ha aggiunto e ribadito con sarcasmo, "purtroppo" Israele ha vinto la guerra e conquistato dei territori... I giovani che oggi accoltellano sono sobillati....Israele è una democrazia dove esiste libertà, dialettica, dove vi sono manifestazioni per la pace, anche in questi giorni, non succede tutto questo nei vostri territori ..."
Saleh: "Nooo, perché c'è la repressione".
Della Pergola "Il terrorismo è incominciato ancora prima che esistesse Israele e molto prima dei "territori occupati".
Silenzio.
Sergio Della Pergola
Grandioso il battibecco tra i due sulla scuola: Saleh: "Non possono andare a scuola". Della Pergola: "Bene, parliamone, cosa insegnate nelle vostre scuole? Dite che Israele esiste?..." (forse per evitare la rissa non ha aggiunto le scimmie e i maiali e le lezioni di sgozzamento).
E Luca Salerno rivolgendosi anche lui a Saleh: " ecco ecco, giusto, ce lo dica , cosa insegnate nelle vostre scuole?"
Saleh, messo con le spalle al muro, naturalmente non ha risposto e ha contrattaccato: " Perché, voi, nelle vostre scuole forse parlate della Nakba?"
"SI" è stata la risposta, chiara, concisa e tranquilla.
Silenzio imbarazzato in studio.
Eric Salerno, notorio nemico di Israele, ha parlato poco e in modo del tutto anonimo, forse non era in vena, forse era pago perché Bassam Saleh esprimeva esattamente il suo pensiero, chissà! Ciliegina velenosa sulla torta è stato l'intervento indecente di Monsignor Fouad Twal, patriarca di Gerusalemme: " ...poveri palestinesi senza speranza, dimenticati da tutti....il muro della vergogna..." Seconda ciliegina velenosa, il brutto intervento dagli USA di Giovanna Botteri, che ha criticato le parole decise del nuovo ambasciatore israeliano all'ONU, Danny Danon, per aver rifiutato categoricamente una presenza internazionale sul Monte del Tempio. Chiede ancora la parola per ricordare che il New York Times ha riempito un'intera pagina per avvisare gli americani che quello che scrivono gli altri giornali non è vero e che in Israele i civili vengono accoltellati! Perché? Non è la verità?
Comunque più di quello che è stato detto quello che mi indigna di più in questo genere di trasmissioni sono le cose non dette: I palestinesi sono disperati e rinchiusi nei loro territori? Se non facessero terrorismo non sarebbero disperati né rinchiusi. I loro capi hanno sempre rifiutato uno stato palestinese quindi dovrebbero ribellarsi contro Fatah, OLP e Hamas, non contro Israele. La prima volta hanno rifiutato lo stato nel 48. La seconda volta nel 1993 quando hanno risposto agli accordi di pace col terrorismo. La terza volta nel 2000 quando Arafat abbandonò Camp David rifiutando le generosissime offerte di Ehud Barak. La quarta volta nel 2005 quando Sharon fece trascinare tutti gli ebrei fuori dalla Striscia di Gaza dove vivevano da 45 anni. La quinta volta nel 2008 quando Ehud Olmert fece un'altra supergenerosa offerta, offrendo praticamente tutto e Abu Mazen rifiutò.
Già le cose non dette: il terrorismo senza fine, un terrorismo inutile e immotivato perché basterebbe sedersi e parlare senza precondizioni, seriamente. Nel momento in cui è arrivata, puntuale come i debiti, la solita accusa a Sharon e alla sua "passeggiata" sul Monte, ecco una perla di Della Pergola: "Sharon era solo il capo dell'opposizione, il Capo del governo era Barak, bastava parlare con lui invece di scatenare la guerra". (Seconda intifada 2000-2005). Il professore però ha dimenticato di aggiungere che quella visita, fatta in occasione di Rosh haShanà, era stata concordata dal governo israeliano con quello dell'ANP e col capo della polizia palestinese. I palestinisti hanno negato, mentito come sempre e hanno fatto l'unica cosa che sanno fare bene: terrorismo. Il resto null'altro che chiacchiere inutili, la solita intervista al solito arabo con moglie italiana ...i nostri figli....siamo come in prigione...ecc.ecc.ecc. Che uno, uno solo, invece di piagnucolare, avesse detto queste semplicissime elementari parole: Niente terrorismo, niente muri, niente occupazione.
Questa sera Papa Bergoglio ha invitato a pregare per la pace in "Terrasanta". Non ci servono le sue preghiere, ci servirebbe più comprensione, ci servirebbe sentirci meno soli. Inutile pregare adesso dopo che il Vaticano e tutti gli altri paesi del mondo occidentale, si sono coccolati i terroristi, i loro angeli della pace, li hanno sempre giustificati, capiti, viziati, difesi, fatti fuggire dando addosso a Israele che doveva difendersi per continuare ad esistere. Non lasciateci soli, dicevamo, non aiutate i terroristi, non credete alle loro parole. Ci deridevano e ci condannavano. Adesso pregare è inutile. Adesso ci difendiamo, come sempre.
Deborah Fait
"Gerusalemme, Capitale di Israele, unica e indivisibile"