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La debole Guerra dell’Europa contro l’anti-semitismo Analisi di Manfred Gerstenfeld (Traduzione di Angelo Pezzana) All’inizio di questo mese, la “Fundamental Rights Agency” (FRA), una istituzione ufficiale europea, ha pubblicato una analisi dell’anti-semitismo europeo nel periodo 2004-2014. L’osservazione più significativa, analizzando il documento, è la mancanza di dati forniti dai diversi singoli paesi membri, e i risultati, che differiscono fortemente da paese a paese. Si deduca anche che molti ebrei non ritengono che valga la pena denunciare gli attacchi anti-semiti alla polizia. Quando dei dati, che riguardano problemi già conosciuti da più di dieci anni, si dimostrano insufficienti, non occorre altro per dimostrare come l’Unione Europea non faccia alcun serio sforzo per combattere l’anti-semitismo. Costruire un data base efficiente è un primo passo essenziale per poi sviluppare un piano più vasto. Il rapporto FRA cita in quest’ordine gli incidenti più gravi di anti-semitismo: Sono citati anche gli incidenti che si verificano nelle università dopo interventi pubblici da parte di anti-semiti. Questo ordine scelto dalla FRA è sospetto. Chi conosce l’anti-semitismo europeo sa che i musulmani andrebbero classificati al primo posto. L’uccisione di ebrei in quanto tali è da attribuirsi in questi decenni ai musulmani, in Francia, Belgio e Danimanrca. Esther Voet, quando era direttrice dell’organizzazione olandese di difesa degli ebrei CIDI lo ha fatto, dimostrando che il numero degli attacchi contro ebrei nell’estate 2014 in Olanda era uguale a tutti quelli avvenuti negli anni 2011-2012. Voet ha verificato come due terzi di questi attacchi erano stati compiuti da immigrati non occidentali e da loro discendenti. Un eufemismo per sottolineare il riferimento a musulmani, che sono il 7% della popolazione olandese. Sammy Ghozlan, presidente dell’ “Ufficio Nazionale per la Vigilanza contro l’anti-semitismo” in Francia, ha detto che anche prima della guerra a Gaza dell’estate 2014, la grande maggioranza degli attacchi agli ebrei in Francia proveniva da musulmani. Prima di FRA c’era “European Monitoring Center for Racism and Xenophobia (EUMC)”, una organizzazione ufficiale del Consiglio europeo fondata nel 1997. Fu nel 2003 che l’EUMC tentò di sopprimere una ricerca sull’anti-semitismo europeo preparata dal “Center of Research of Anti-semitism della “ Technical University of Berlin” (CRA). La risposta dei ricercatori del CRA sottolineò che il rilievo che avevano dato all’anti-semitismo e all’anti-sionismo musulmano non era accettato dal EUMC. Ancora adesso, evidentemente, non inserire al primo posto i musulmani fra i responsabili è giudicato sconveniente dal FRA, che ostacola la battaglia contro l’anti-semitismo. All’interno della Commissione Europea, il responsabile della lotta contro l’anti-semitismo e l’islamofobia è il vice presidente olandese Frans Timmerman. Questo intelligente e scaltro ex Ministro degli Esteri olandese è membro del Partito Laburista olandese, anti-israeliano. Spesso, quando Israele è in discussione, esprime valide opinioni, ma poi inserisce una valutazione negativa. Al primo “Forum of Fundamental Rights”, all’inizio di questo mese, Timmerman affrontò anti-semitismo e islamofobia, un discorso corretto. Disse anche che “l’anti-semitismo qualche volta cerca di nascondersi dietro l’anti-sionismo”. Timmerman annunciò poi una buona iniziativa: la nomina di due coordinatori, incaricati rispettivamente di riferire direttamente a lui su anti-semitismo e islamofobia. Era stato sottolineato nel passato ai responsabili della Commissione Europea e al presidente dsel Parlamento Europeo dal Centro Simon Wiesenthal e dal Gatestone Istitute. Un risposta inconcludente indicò che non c’era nessuna volontà di modificare alcunchè. La seconda osservbazione riguarda Timmerman, che dovrebbe incaricare il coordinatore sull’anti-semitismo di dedicare la massima attenzione all’anti-semitismo musulmano. Se non lo farà, le organizzazioni ebraiche dovranno avvicinare gli euro parlamentari per chiedere come mai questa attenzione, più che dovuta,non viene data all’anti-semitismo e all’anti-israelismo.
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