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Deborah Fait
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Che sarà mai la distruzione di un luogo sacro per gli ebrei? 17/10/2015

Che sarà mai la distruzione di un luogo sacro per gli ebrei?
Commento di Debora Fait

Hamas aveva proclamato per oggi la "giornata della collera". Ricordate Il Gladiatore dell'omonimo film...."a un mio ordine scatenerete l'inferno"? Solo che i boss palestinisti non hanno niente di glorioso e di intrepido. Sono dei vigliacchi che usano i loro civili a mo' di carne da macello, sono esseri abietti che hanno trasformato un'intera popolazione in terroristi, che hanno rubato l'infanzia dei loro figli per riempire i loro cuori e le loro menti di odio puro. Tutto questo per poter distruggere Israele e il popolo ebraico.

La giornata è trascorsa abbastanza tranquilla, ha scritto qualcuno, qualche accoltellamento e l'incendio della Tomba di Giuseppe ( figlio di Rachele e di Giacobbe), poca roba. che sarà mai la distruzione di un luogo sacro per gli ebrei?
A parte la barbara oscenità dell'attentato, quello che mi ha fatto imbestialire è stato il commento, che probabilmente sarà passato inosservato ai più, di Gabriele Barbati, trasmesso dal TG5, Rete 4, Tgcom: " Vi sono state manifestazioni di nazionalisti israeliani e di ....palestinesi".

E qui è d'obbligo porsi alcune domande. Perchè gli israeliani che si indignano per una simile barbarie sono "nazionalisti" e i palestinisti che hanno commesso il fatto sono semplicemente palestinesi senza nessun aggettivo che ne suggelli la malvagità?
Non è la prima volta che succede, sembra proprio impossibile parlare di ebrei o di israeliani senza aggungere aggettivi di tutti i tipi: ebrei ortodossi, ultraortodossi, israeliani nazionalisti, coloni, occupanti , quando non si arriva a epiteti ben più ignobili .
Non potremmo essere semplicemente ebrei? Non potremmo essere semplicemente israeliani? E' chiedere troppo che non ci venga appiccicata qualche etichetta che, guarda caso, ha sempre un significato velenoso e accusatorio? Questo non avviene con nessun altro popolo al mondo.

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Abu Mazen

Non credo sia necessario essere "nazionalisti" per protestare contro tanto scempio, dovrebbe essere la reazione normale di qualsiasi persona civile, religiosa o laica, ebrea o buddista, la stessa indignazione che si prova dinnanzi alla distruzione degli antichi monumenti in Siria a opera diabolica dell'Isis. Eppure non ho sentito nessuna parola di sdegno. Non solo, in un articolo del Corriere ecco che appare ancora il dubbio, il "se sono stati i palestinesi". Luigi Accattoli, l'autore dell'articolo, ci racconta che la Tomba di Giuseppe è un luogo sacro alle tre religioni abramitiche e che quindi non sarebbe " concepibile" che un musulmano la incendi intenzionalmente per far dispetto agli ebrei. Beh, beh, a parte il fatto che per i musulmani il concetto di sacro è strano dal momento che la santa moschea di Al Aqsa è diventata un magazzino di armi, cosparsa di montagnole di pietre e nascondiglio per terroristi vari senza che nessuno si scandalizzi in tutto il mondo islamico. A parte il fatto che sono capaci di far saltare in aria moschee come chiese o sinagoghe, indifferentemente, pur di ammazzare delle persone.

A parte tutto ciò, diciamo che l'Islam si è appropriato di tutti i santi e i profeti dell'ebraismo e del cristianesimo. Da Abramo a Gesù, passando per Mosè, si sono fregati tutto e, nel corso dei secoli, hanno distrutto sistematicamente centinaia di chiese per farne moschee, hanno spianato il Monte del Tempio per costruire Al Aqsa. Praticamente si sono impadroniti della spiritualità e dei luoghi sacri delle altre due religioni monoteiste per distruggerle insieme ai loro simboli, esattamanete quello che fanno, è lo scopo che intendono raggiungere: distruggere Israele e poi far sventolare la bandiera verde dell'Islam ( o quella nera dell'Isis, a scelta) su San Pietro a Roma. http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_16/tomba-giuseppe-nablus-venerata-tre-fedi-campo-battaglia-intifade-010849a0-73f8-11e5-846d-a354bc1c3c5e.shtml

Deborah Fait
"Gerusalemme, Capitale unica e indivisibile di Israele"


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