Riprendiamo da ANSA, con il titolo "Forze sicurezza, esplosione di stamane è stato attentato. Portavoce contro testimone Maan, usata una bombola di gas", la cronaca di Massimo Lomonaco.
Massimo Lomonaco
La scena dopo l'esplosione
TEL AVIV - Le forze di sicurezza israeliane hanno confermato che quello di ieri mattina ad un posto di controllo ad est di Gerusalemme è stato un attentato in cui una donna palestinese ha cercato di far esplodere una bombola a gas ferendo leggermente un agente, che l'aveva fermata, e restando lei stessa ferita in modo grave. E' il primo attentato di questo tipo dell'attuale escalation.
Nel pomeriggio le forze di sicurezza israeliane hanno contestato la ricostruzione dei fatti fornita da un testimone palestinese, citato dall'agenzia Maan, secondo cui l'auto della donna - che a bordo avrebbe avuto con sé il figlio - a 300 metri dal posto di controllo ha avuto a bordo un piccolo incendio dovuto ad un problema elettrico. Per questo - secondo il testimone ignoto - la palestinese presa dal panico ha cominciato ad urlare e "appena uscita dall'abitacolo, l'airbag del conducente è esploso rilasciando una pioggia di polvere". "Stamane alle sette - ha ribattuto un portavoce delle forze di sicurezza rispondendo via Wapp alle domande dei giornalisti - la palestinese di 31 anni, originaria di Gerusalemme est e pendolare tra questa parte della città e Gerico, è stata fermata mentre viaggiava nella corsia preferenziale dei trasporti pubblici vicino ad una volante della polizia. Quando il poliziotto ha chiesto di parlarle, l'attentatrice ha provato ad accendere un bombola di gas (non un ordigno come detto in precedenza, ndr) per farla esplodere urlando 'Allahu Akbar' e cercando di uscire dal veicolo. In quell'istante si è avuta un un'esplosione in cui l'agente è rimasto ferito leggermente e la donna ustionata in modo grave. Addosso alla palestinese - ha aggiunto il portavoce - sono stati trovati biglietti scritti a mano che includono sostegno al martirio".
Il portavoce ha poi confermato che, secondo i suoi controlli, la donna "viaggiava da sola" e che sull'avvenimento sta indagando lo Shin Bet, la sicurezza interna di Israele.
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