domenica 24 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
08.10.2015 In Israele continuano gli attentati, a Jaffa esplode la violenza degli arabo-israeliani
Cronaca e analisi di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 08 ottobre 2015
Pagina: 15
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «L'Intifada si allarga, scontri a Tel Aviv»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 08/10/2015, a pag. 15, con il titolo "L'Intifada si allarga, scontri a Tel Aviv", cronaca e analisi di Maurizio Molinari.

A destra: violenze palestinesi a Gerusalemme

Immagine correlata
Maurizio Molinari

I disordini palestinesi contagiano Jaffa, alle porte di Tel Aviv, e Benjamin Netanyahu punta l’indice contro il Movimento islamico della Galilea, accusandolo di essere «fra i registi dell’attuale ondata di terrorismo». Jaffa è la città araba attaccata a Tel Aviv, dove le ultime violenze risalivano al 2000 ovvero l’inizio della Seconda Intifada. La polizia viene colta di sorpresa quando una folla di dimostranti si avvicina alla locale scuola religiosa ebraica tentando l’assalto con sassi, molotov e petardi. Ne segue una battaglia che termina con cinque agenti feriti e una dozzina di arrestati.

Dentro la Linea Verde
Sono arabo-israeliani, cittadini a pieno titolo dello Stato ebraico, e l’impatto è una sorta di choc nazionale: su radio e tv leader religiosi musulmani ed ebrei si susseguono nel difendere Jaffa come «modello di coesistenza» dal 1948. Ma le bandiere verdi con le scritte coraniche innalzate in segno di sfida contro gli agenti suggeriscono che qualcosa è cambiato. Il portavoce della polizia, Micky Rosenfeld, punta l’indice contro il Movimento islamico del Nord, ovvero della Galilea, guidato da Sheikh Raed Salah, aggiungendo: «Sono gli stessi che organizzano le violenze nella moschea di Al Aqsa nella Città Vecchia di Gerusalemme».

Immagine correlata
"Bravi ragazzi" arabi palestinesi

Il gruppo dei Morabitun, autori dei recenti disordini ad Al Aqsa, era «pagato e organizzato» dal Movimento Islamico che, aggiunge la polizia, «è dietro anche la battaglia di lunedì nelle strade di Nazareth». Si tratta di città arabe dentro i territori di Israele pre-1967 e suggeriscono il rischio che la possibile Intifada 3.0, iniziata attorno a Gerusalemme, si estenda agli arabo-israeliani, il 20% della popolazione. Il premier Netanyahu è lapidario: «Il Movimento islamico del Nord è fra i responsabili dell’ondata di terrore, incita all’odio come Hamas e l’Autorità palestinese» e promette «severi provvedimenti».

L’affermarsi di una componente islamica fra gli arabo-israeliani, vicina ai Fratelli Musulmani, pone una nuova sfida alla sicurezza e Netanyahu decide di rimandare il vertice a Berlino con Angela Merkel. Gli attacchi al coltello si moltiplicano: alla Porta dei Leoni della Città Vecchia è una donna palestinese che si avventa contro un israeliano - che riesce a spararle - a Kityat Gat un soldato viene aggredito e a Petach Tikwa è un civile a essere accoltellato.

Abu Mazen, presidente palestinese, si affida ad «Haaretz» per imputare tale ondata di violenze «alle politiche errate del governo Netanyahu» e a rispondergli è il presidente israeliano, Reuven Rivlin, secondo il quale «Abu Mazen ha definito gli ebrei puzzolenti con un linguaggio che incita all’odio e dovrebbe cessare di adoperare perché dobbiamo vivere assieme». Scontri anche in Cisgiordania, dove la novità viene dagli «attacchi dei coloni contro i palestinesi» secondo i portavoce di Ramallah che parlano di «auto incendiate e persone aggredite con sassi e armi da fuoco».

Per inviare la propria opinione alla Stampa, telefonare 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT