Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 25/09/2015, a pag. 3, la breve "Tensione tra palestinesi e israeliani".
Secondo OR "nella zona di Hebron era morto un altro giovane palestinese, il ventunenne Diyaa Talahmeh, ucciso dall'esplosione di un ordigno che aveva intenzione di lanciare contro un veicolo militare". Un giro di parole per cercare di togliere al terrorista la responsabilità dell'attentato che voleva portare a compimento. Qui si parla soltanto di "intenzione" e di un non meglio precisato "veicolo militare": è impossibile, da queste righe, capire la reale dinamica dei fatti.
Dopo la parola 'militare' doveva seguire 'israeliano', ma chiedere correttezza al quotidiano vaticano è troppo.
Ecco l'articolo:
Scontri si sono verificati ieri a Hebron tra giovani palestinesi e soldati israeliani, dopo il funerale della diciottenne Hadeel Salah al-Hashlamun, gravemente ferita martedì a un posto di blocco e poi deceduta all'ospedale di Gerusalemme. Migliaia di persone hanno partecipato alle esequie.
I funerali della terrorista Hadeel Salah al-Hashlamun
Secondo le autorità israeliane, la studentessa avrebbe «tentato di accoltellare un soldato», provocando la reazione dei suoi commilitoni. L'Autorità palestinese ha chiesto un'indagine internazionale, sottolineando che «dalle foto si vede chiaramente che la vita del soldato, che le ha sparato solo perché era di fronte a lui, non era in pericolo» e che quindi la versione delle autorità israeliane sul tentato accoltellamento «è falsa».
Poche ore prima, sempre nella zona di Hebron era morto un altro giovane palestinese, il ventunenne Diyaa Talahmeh, ucciso dall'esplosione di un ordigno che aveva intenzione di lanciare contro un veicolo militare.
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