Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 22/09/2015, a pag. 3, la breve "Il direttore dell'Aiea in missione a Teheran".
La breve dell' Osservatore Romano è disinformante. Per essere seria avrebbe dovuto scrivere che l'accordo di Vienna prevede per l'Iran la possibilità di costruire nuovi siti nucleari non soggetti ad alcun controllo da parte dell'Aiea. L'Iran può quindi tranquillamente dismettere l'uso degli attuali siti nucleari e, una volta non più in attività, concedere agli ispettori dell'Aiea visite in qualsiasi momento. E' questa la fregatura più grande dell'accordo sottoscritto da Obama e dall'Unione europea. Non dare questa informazione significa privare il lettore dello strumento di base per poter conoscere: è quello che l' Osservatore Romano fa abitualmente su Israele e adesso anche sull'Iran.
Ecco l'articolo:
Il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Yukiya Amano, è giunto ieri in Iran dove gli ispettori dell'agenzia stanno completando le indagini concordate con il Governo di Teheran nel quadro dell'accordo siglato a Vienna nel mese di luglio. Amano ha incontrato il presidente iraniano, Hassan Rohani, e il responsabile dell'agenzia nucleare iraniana, Ali Akbar Salehi.
Iran: "Le nostre nuove moschee"
Uno dei principali passaggi dell'indagine dell'Aiea rimane l'ispezione, che dovrebbe essere completata nelle prossime settimane, del complesso militare di Parchin, presso Teheran. E, come riferisce oggi un comunicato dell'Aiea, l'impianto di Parchin è stato visitato da Amano e dal capo degli ispettori Tero Varjoranta.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha nominato Mohammad Hassan Habibollahzadeh incaricato d'affari di Teheran a Londra. La decisione segue la riapertura, il 23 agosto scorso, dell'ambasciata del Regno Unito, chiusa per quattro anni dopo un attacco di manifestanti filogovernativi. Lo stesso giorno è stata riaperta anche l'ambasciata di Teheran a Londra. La ripresa delle relazioni diplomatiche tra i due Stati era seguita alla firma dell'accordo sul nucleare iraniano raggiunto tra Teheran e il gruppo cinque più uno.
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