Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 12/09/2015,a pag.6, un breve redazionale dal titolo " Guerra agli islamisti in Egitto ". La guerra al terrorismo del Presidente Al Sisi nella Penisola del Sinai è sempre più dura, non solo nei tribunali, dove vengono processati per reati comuni i membri dei Fratelli Musulmani, ma anche al confine con Israele.
Leggere oggi il commento di Zvi Mazel in altra pagina, sui rapporti Egitto-Israele.
Prosegue l’operazione «Diritto dei martiri» lanciata lunedì scorso nel Nord del Sinai dai militari egiziani. Il portavoce dell’esercito ha annunciato su Facebook che ieri «sono stati uccisi 48 terroristi, neutralizzati 22 congegni esplosivi pronti a esplodere al passaggio dei militari, distrutti 2 pick-up, 33 motociclette, un tunnel e tre depositi di armi». Tra lunedì e mercoledì scorsi sarebbero stati uccisi 86 terroristi. E almeno una donna e un bambino sono rimasti uccisi nell’esplosione di un’autobomba a Rafah,nel Nord del Sinai al confine con Israele. «I terroristi - ha aggiunto il portavoce dell’esercito egiziano - prendono di mira civili innocenti» per mettere in cattiva luce le forze armate che combattono i jihadisti.
Per inviare alla Stampa la propria opinione, telefonare: 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante