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Le lacrime del coccodrillo Quella foto, un pugno nello stomaco, l’immagine dello strazio di una morte che le onde, più pietose degli esseri umani, hanno adagiato dolcemente sulla battigia di una spiaggia turca. Era un bambino curdo siriano di Kobane, città che l’Isis ha reso martire, il piccolo Aylan che, con la sua famiglia, tentava di scappare dalla Turchia verso il Canada. Aylan , il fratellino di 5 anni, Galip e la loro mamma sono annegati , il padre disperato è rimasto solo, ormai nessuno di quella povera famiglia arriverà nel mondo libero dove rifarsi una vita e costruire un futuro. Le lacrime arrivano adesso, tardi, e sono lacrime di coccodrillo! In quegli stessi anni, contro la Siria già in guerra con migliaia di morti tra le macerie, le risoluzioni furono 9. Quando per le strade d’Europa masse di fanatici urlavano l’odio contro Israele( non si contano le innumerevoli manifestazioni antisioniste/antisemite) e la solidarietà per la Palestina, quando arrivavano nelle acque israeliane le flottiglie piene di esaltati odiatori, quante volte ho gridato la domanda che non aveva mai una risposta: perchè non si occupavano delle stragi in Medio oriente, dei massacri di Boko Haram in Africa, della barbarie dell’Isis, della guerra in Siria? desso si strappano le vesti per quel povero bambino? Ipocriti! Maledetti ipocriti! Dove erano mentre motivano altri 12.000 Aylan? Dove erano mentre l’Isis stuprava bambine e bambini Yazidi e curdi e cristiani e poi li sgozzava. Dove erano quelli che oggi fingono di indignarsi davanti alle telecamere? Cosa provano? Rimorso? Io provo vergogna e rabbia, oltre che infinita pena, gli altri, politici e opinionisti, in TV, balbettano stupidaggini e, il massimo dell’infamia, arrivano a fare paragoni ignobili con l’imparagonabile, la Shoah. Uno spettacolo patetico e indecente. Ammazzavano bambini ebrei e i giornali scrivevano (lo fanno tuttora) “Sono coloni”, saltavano bar, ristoranti e autobus in Israele, decenni di stragi, massacri, e dicevano “E’ colpa dell’occupazione Israeliana”. Il terrorismo era “lotta per la libertà”, i terroristi erano “ guerriglieri”, Arafat veniva paragonato a Garibaldi, Abu Mazen è diventato recentemente “angelo della pace”, Israele e’ stato sempre, sia ieri che oggi, il mostro sionista da distruggere, tutti d’accordo e non solo nel mondo islamico! Il terrorismo palestinese ha distrutto la società arabo/palestinese, imbarbarendola, esattamente come il terrorismo islamico ( che ormai ha imbarbarito anche l’Occidente civile e democratico ) ha distrutto la società umana del Medio Oriente provocando l’invasione dell’Europa da parte delle masse arabe in fuga. La svolta, nel 2009, è stata merito del Capo della Casa Bianca, Barak Obama, andato a omaggiare le dittature arabe per offrire loro i suoi servigi, poi ecco il colpo di genio vero e proprio di colui che dovrebbe passare alla storia come il distruttore della civiltà occidentale: far cadere Mubarak e mettere al potere in Egitto la Fratellanza Musulmana, una delle maggiori organizzazioni terroristiche che da anni insanguinava il MO e che ancora imperversa in Egitto e in Sinai mescolandosi ai tagliagole dell’Isis . Obama, i suoi alleati e le primavere arabe, flagello dei paesi del Nord Africa e Medio Oriente. Nel 2011 arriva il secondo colpo di genio, l’ordine di ammazzare Gheddafi, fatto cadere in mani ai ribelli, impalato, per arrivare in pochi giorni alla disgregazione della Libia. La guerra civile in Siria dilaniata tra gruppi governativi, ribelli, hezbollah e altre cellule jihadiste. L’Isis ormai presente ovunque , dallo Yemen al Sinai, alla Tunisia, a pochi chilometri dall’Italia minacciata anch’essa dai mostri neri di Al Baghdadi. Tutto merito di Mister Obama e dei suoi alleati. Mentre avvenivano queste tragedie, dove erano quelli che oggi, ipocritamente, si commuovono davanti all’immagine di una povero bimbo di tre anni morto a causa dell’indifferenza generale e ricordato dall’ipocrisia pelosa di tutta Europa? I bambini israeliani ammazzati dal terrorismo arabo palestinese non sono neppur degni di avere una riga sui media, una parola durante i tigi. L’ultima prodezza di Obama e dell’Europa è l’accordo con l’Iran degli ayatollah e del nucleare, del “A morte l’entità sionista”, della gente impiccata in piazza, della mancanza dei più elementari diritti umani. L’Iran di cui tutti si sono innamorati e che sghignazza per la stupidità occidentale e del Grande Satana ormai ridotto a un misero budino tremolante servo del fondamentalismo islamico. Deborah Fait, |
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