Vittorio Fera ammanettato, non tira più pietre
Rilasciato su cauzione l’attivista italiano fermato venerdì in Cisgiordania dall’esercito israeliano durante tafferugli. Dovrà però restare in Israele,
Questa la notizia, che è uscita stamane su tutti i giornali italiani.
Riprendiamo dalla STAMPA una breve d'agenzia, decisamente affettuosa nei confronti dell'attivista, la cui 'attività' consisteva nell'unirsi ad azioni provocatorie palestiniste, lancio di pietre contro i soldati israeliani e relativo uso della cinepresa per riprendere la trappola. La STAMPA titola 'arrestato' mentre è stato 'fermato', un fermo a cui segirà quasi sicuramente l'espulsione, visto che il reato di aggressione a un soldato da parte di uno straniero sembra non provocare nessuna forma di sanzione. Attivisti di ogni risma sanno che manifestare in Israele, con l'uso della violenza, dà adito a una espulsione, quindi avanti un altro, con il patentino di eroe sul campo assicurato al rientro.
Ci chiediamo se la Farnesina e la nostra rappresentanza diplomatica in Israele abbiano agito correttamente, schierandosi in difesa di un italiano che si è recato in Israele per commettere atti di violenza.
Ecco la breve:
Vittorio Fera, l’attivista italiano di 31 anni arrestato gli a Nabi Saleh in Cisgiordania, è stato rilasciato oggi dal Tribunale di Gerusalemme su «cauzione e con un prolungamento delle indagini fino al prossimo 8 settembre». Lo ha annunciato la Farnesina al termine dell’udienza di convalida in tribunale dove erano presenti funzionari dell’ambasciata italiana. «Restiamo in costante contatto con Vittorio Fera - ha proseguito il ministero -, con l’International Solidarity Movement e con le autorità israeliane per fornire ogni possibile, ulteriore assistenza». Sembra quindi rientrata la prospettiva dell’espulsione immediata: fino all’8 settembre Fera ha però l’obbligo di restare in Israele e il divieto di rimettere piede a Nabi Saleh, la cittadina nei pressi di Ramallah dove sono avvenuti i fatti. Oltre quella data, se non emergeranno altri sviluppi, il connazionale sarà libero.
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