Riprendiamo dalla REPUBBLICA - FIRENZE di oggi, 27/08/2015, a pag. 2, con il titolo "Dopo Angela c'è Bibi: un vertice per Renzi con Netanyahu in città", il commento di Ernesto Ferrara.
A destra: Matteo Renzi con Benjamin Netanyahu
Renzi incontra nuovamente Netanyahu domani a Firenze. Dovrebbero discutere, tra le varie cose, della legge contro BDS (l'organizzazione antisemita che propaga il boicottaggio di Israele), attualmente all'analisi del Senato italiano.
Ecco l'articolo:
L'arrivo in aeroporto a Peretola domani nel pomeriggio, con il sindaco Nardella di ritorno dalle ferie ad accoglierlo con la fascia tricolore accanto al presidente dello scalo Marco Carrai. Sabato sera dopo il tramonto il vertice in Palazzo Vecchio, con il premier Matteo Renzi che proprio un mese fa, in visita alla Knesset, lo aveva invitato a Firenze. Niente cena però: fino a ieri sera in Comune si progettava solo la chiusura del museo dopo le 16 di sabato ma niente catering e niente allestimenti particolari. Nel mezzo diversi incontri privati, che Benjamin Netanyahu potrebbe tenere nell’albergo dove risiederà, ancora top secret. Forse anche qualche visita ai musei, difficile immaginare una passeggiata in centro per ragioni di sicurezza: tutti dettagli che saranno discussi in un vertice in questura oggi, alla presenza del Mossad.
Quel che a ieri sembrava certo è che probabilmente il premier di Israele farà una visita alla Sinagoga di via Farini, dove da ieri sono comparsi divieti di sosta su tutta la strada, ma, non senza qualche sorpresa, non ci sarà alcun incontro pubblico con la comunità ebraica fiorentina, la cui presidente Sara Cividalli ha invece in mano una lista di 7 delegati che dovrebbero vedere il primo ministro israeliano in via del tutto riservata. Pochi, selezionatissimi membri della comunità fiorentina “inviati” alla corte del premier, con cui potrebbero scambiarsi gli auguri in vista del Capodanno ebraico che cade il 14 settembre.
La sinagoga di Firenze, tra le più belle in Italia
Un faccia a faccia che potrebbe tenersi proprio domani, prima che inizi lo shabbat. Oppure domenica mattina, prima della ripartenza di “Bibi”. Scatta ormai il conto alla rovescia per la seconda visita di un capo di governo in città in pochi mesi. Dopo Angela Merkel ora è la volta del primo ministro israeliano Netanyahu. E ancora una volta è il premier Renzi il regista dell’operazione: «Ti aspetto, con Sara (la moglie, ndr) a Milano in agosto per l’Expo e poi anche a Firenze in futuro », disse a “Bibi” un mese fa. Un invito che il premier israeliano accolse subito confermando che sarebbe stato all’Expo di Milano, dove sbarcherà già oggi. E poi Firenze. Dove Netanyahu si fermerà per quasi 48 ore, salvo colpi di scena. Arrivo previsto nel pomeriggio di domani: a Peretola certamente ci sarà il padrone di casa Marco Carrai, il manager uomo ombra di Renzi che di questa missione italiana di Netanyahu è anche stato fra i primi sponsor.
Da anni il presidente dell’aeroporto tesse relazioni economiche molto fitte con Israele: frequenti le sue visite a Tel Aviv, suoi i rapporti diplomatici con Gerusalemme per conto di Renzi. Non si sa qual è l’albergo scelto dalla delegazione organizzativa della visita per Netanyahu: a ieri girava una rosa di nomi, dal Four Seasons a Villa Cora, dove già nei mesi scorsi si sono tenute cene e incontri ad alto livello tra manager e uomini di governo israeliani e italiani, a quanto pare propiziate dallo stesso Carrai.
Del resto uno dei temi di questo incontro sarà quello economico: la società di ingegneria Aicom, di cui Stefano Carrai, fratello di Marco, è consigliere delegato, sarebbe al lavoro per progettare un impianto di energia rinnovabile nel deserto israeliano. Più gruppi toscani sarebbero invece dentro l’affare della metropolitana di Tel Aviv. C’è anche la gastronomia toscana ad affascinare Netanyahu: un suo consigliere sarebbe vicino di casa in Chianti del macellaio poeta di Panzano, Dario Cecchini. Più volte in questi giorni dentro la comunità ebraica fiorentina si sono chiesti: «Ma noi incontreremo il premier israeliano?». A ieri la risposta era: no.
Nel programma riservatissimo della visita di Bibi che circolava ieri non c’era alcun riferimento ad un incontro pubblico. Probabile una visita alla Sinagoga, quello sì. Ma salvo colpi di scena Netanyahu non dovrebbe partecipare ad un incontro pubblico in Sinagoga, solo ion contrare in privato una delegazione della comunità ebraica fiorentina, che vive un periodo piuttosto travagliato, con il mandato del rabbino capo rav Joseph Levi in “ scadenza” tra meno di un anno, quando il capo religioso della comunità compirà 70 anni. Sabato sera a Palazzo Vecchio la visita di “Bibi”: lo attenderà Renzi. Poi niente cena kosher a Palazzo. Non è detto i due cenino insieme. La domenica ripartenza.
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