Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 15/08/2015, a pag.14, con il titolo " Un Bin Laden 24enne per Al Qaeda ", il servizio di Maurizio Molinari.
Maurizio Molinari Hamza Bin Laden
«Mujaheddin, scatenate la guerra all’Occidente»: con un messaggio audio sul Web è Hamza bin Laden a tentare di rilanciare la formula jihadista di Al Qaeda. Hamza è il figlio ventenne di Osama bin Laden, defunto leader di Al Qaeda e mandante degli attacchi dell’11 settembre, che il 1 maggio 2011 sfuggì al blitz dei Navy Seals nella villa-bunker di Abbottabad, in Pakistan, ed è considerato da allora il «principe ereditario del terrore».
Si tratta del primo messaggio che incide con la propria voce e, secondo il sito Site che lo ha diffuso, Hamza parla dopo una «introduzione» da parte di Ayman al Zawahiri, il successore di Bin Laden alle redini di Al Qaeda.
La sovrapposizione fra il figlio e l’erede politico-militare di Bin Laden è mirata a risollevare la credibilità di Al Qaeda in una galassia jihadista dove a dominare da oltre un anno è lo Stato Islamico (Isis) di Abu Bakr al Baghdadi. Hamza non fa riferimenti diretti a Isis ma nomina molti gruppi jihadisti e lancia un messaggio che chiede ai seguaci di continuare l’attacco all’Occidente iniziato dal padre: «Spostate la guerra da Kabul, Gaza e Baghdad a Washington, Londra, Parigi e Tel Aviv. È un vostro dovere».
La rivalità con l’Isis
Se per al Baghdadi la priorità è il dominio dei jihadisti sunniti sull’Islam, a cominciare dalla guerra genocida agli sciiti, Hamza bin Laden riafferma la necessità di colpire anzitutto l’Occidente nemico, portando gli attacchi nel cuore delle sue metropoli. L’audio è stato inciso circa un mese fa, e Hamza fa riferimento al Mullah Omar ancora in vita, ma la diffusione segue di 24 ore l’audio con cui al Zawahiri ha giurato fedeltà a Mullah Akhtar Mansour, nuovo leader dei taleban afghani.
Ciò lascia intendere che Al-Zawahiri e Hamza bin Laden puntino a riaffermare l’autorità sui taleban dell’area afghano-pakistana, dove Isis è penetrata con la proclamazione dello «Stato Islamico di Khorasan» fino al punto da diffondere video di esecuzioni di taleban giudicati «apostati» perché rifiutano di seguire il Califfo.
Sfuggito al blitz del 2011
Di Hamza si erano perse le tracce dall’indomani del blitz di Abbottabad quando i Navy Seals americani non lo trovarono nel bunker - unico famigliare mancante - rinvenendo però centinaia di documenti da cui si evince che il padre lo giudicava il proprio erede alla guida di Al Qaeda e voleva farlo studiare in Qatar, ovvero l’Emirato del Golfo dove è consistente la presenza di leader dei Fratelli Musulmani. Nato nel 1991 dall’unione di Bin Laden con Khadijah Sharif, meglio nota come Umm Ali, Hamza apparve in più video assieme al padre e dopo gli attacchi dell’11 settembre visse agli arresti domiciliari in Iran, da dove scrisse a Osama il rimpianto per non potersi unire alle «legioni dei mujaheddin».
Nel terzo anniversario degli attacchi terroristici di Londra del 2005 confezionò un «poema» nel quale invocava la «distruzione» di Usa, Gran Bretagna, Francia e Danimarca. Ed ora rilancia proprio questo approccio alla Jihad.
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