L'antisemitismo non ha aggettivi
Heidegger, Di Cesare, Vattimo: questi ultimi due diffusori in Italia del pensiero del filosofo nazista
La rubrica IL GRAFFIO del SOLE24ORE Domenicale a pag.19,di oggi, 09/08/2015, dal titolo " Basta Heidegger almeno per un po'. 0k? " richiede un commento altrettanto breve.
Ecco Il Graffio:
Basta Heidegger almeno per un po'. 0k? No, non si può liquidare un pensatore come Heidegger "solo"perché era, come ormai anche i sassi sanno, oltre che nazista, pervicacemente antisemita. Però intitolare un incontro, come è avvenuto al recente (peraltro di buona qualità) festival Futura di Civitanova Marche, «Bentornato Heidegger! », questo no. Piuttosto, se proprio si vorrà ancora tornare sull'argomento, dopo anni di stucchevole "vattimismo heideggeriano", il titolo dovrebbe essere: Liberiamoci dell'ossessione di Heidegger. Almeno per un po'!
Se la presentazione elogiativa dell'incontro sul filosofo di Hitler ci trova d'accordo nel criticarla, riteniamo però che non sarà un'impresa facile liberarci da Heidegger, anche perchè salterà sempre fuori qualche filosofastro che ne inventerà una nuova, pur di ripulirne l'immagine. Se qualcuno pensa che ci stiamo riferendo alla definizione di "metafisico" del suo antisemitismo inventato dalla Di Cesare, ebbene, ha indovinato. L'antisemitismo non ha aggettivi, appicciargliene uno ne riduce la portata, una operazione che poteva essere partorita solo da chi è stato per anni a capo della Fondazione che portava il nome di Heidegger. OK ?
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