Riprendiamo dal MANIFESTO di oggi, 07/08/2015, a pag. 7, tre titoli che rendono bene l'idea di che cosa sia l'unico quotidiano che ancora in Italia si definisce "comunista".
"Lo show post coloniale di Al Sisi"
"L'Iran propone un piano di pace. Iniziativa di Teheran, che smaschera l'Occidente: cessate il fuoco e governo di unità nazionale"
"Bomba israeliana inesplosa massacra una famiglia: 'Margine protettivo' uccide ancora"
Ecco i titoli, seguiti dai nostri commenti:
"Lo show post coloniale di Al Sisi"
Il Manifesto si schiera contro l'Egitto di Al Sisi. Forse perché, pur non essendo una democrazia, sta cercando di lottare contro l'estremismo islamico, a partire da quello della Fratellanza musulmana. Definire "post coloniale" il programma di raddoppio del Canale di Suez è ridicolo, ma il Manifesto ci ha abituati anche a questo.
L'Iran vuole la pace... nucleare
"L'Iran propone un piano di pace. Iniziativa di Teheran, che smaschera l'Occidente: cessate il fuoco e governo di unità nazionale"
Il quotidiano comunista, invece, marcia compatto fianco a fianco con gli ayatollah. Pazienza se torturano i carcerati e impiccano gli omosessuali. Pazienza se vogliono distruggere Israele. Pazienza se avallano un negazionismo e antisemitismo di Stato, con tanto di conferenze e concorsi per vignettari di bassa lega. Pazienza se corrono verso l'atomica. Pazienza le donne sfregiate con l'acido, pazienza i cristiani, pazienza i curdi. Pazienza. Per il Manifesto l'Iran "propone la pace", e tanto basta alla sempre più sparuta schiera di compagnuzzi reduci degli anni settanta.
Per il Manifesto Israele è il male allo stato puro: è quello che la Germania nazista diceva degli ebrei
"Bomba israeliana inesplosa massacra una famiglia: 'Margine protettivo' uccide ancora"
Mentre l'Iran è simbolo di "pace", i cattivi della storia sono ovviamente sempre gli stessi, e cioè gli israeliani. A nessuno, al Manifesto, viene in mente che la bomba, inesplosa da un anno, poteva essere disinnescata. Come ben sappiamo, invece, i terroristi di Hamas cercano costantemente di massimizzare le perdite civili a Gaza per poter accusare Israele di orrende stragi: il che accade puntualmente proprio grazie a fogli di infima propaganda come il Manifesto. Il meccanismo è semplice: Hamas manda i bambini a giocare tra le bombe, e quando queste esplodono la colpa è attribuita immediatamente a Israele.
Per inviare la propria opinione al Manifesto, telefonare 06/687191, oppure cliccare sulla e-mail sottostante