Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 06/08/2015, a pag. 13, con il titolo "Londra incrimina Choudary: 'Quell'imam sostiene l'Isis' ", la cronaca di Alessandra Rizzo.
Anjem Choudary
C’è un legame fra gli attentati del Bardo a Tunisi, costati la vita in marzo a 22 persone (di cui quattro italiani), e l’assalitore che ha ucciso in giugno 38 turisti di cui 32 inglesi, sulla spiaggia di Sousse nella Tunisia dei resort. È quanto ha riferito un ufficiale dell’anti-terrorismo britannico citato dalla «Bbc». Secondo Scotland Yard, che nelle ore immediatamente seguenti all’assalto di Sousse aveva mandato un team di esperti pr aiutare la polizia tunisina nelle indagini, le prove sono molto solide. Le autorità tunisine avevano già parlato di un legame fra i due episodi riferendosi al fatto che sia l’aggressore di Sousse, Seifeddine Rezgui, sia il commando che ha attaccato il museo di Tunisi si erano addestrati in Libia. L’Isis ha rivendicato entrambi gli episodi. In seguito all’attacco di Sousse, a Londra sono scattate misure di sicurezze più stringenti. E sono aumentati anche i controlli sulle persone sospettate di essere vicine o quantomeno simpatizzanti dello Stato islamico.
Choudary: "Sharia per il Regno Unito"
La propaganda
Ieri è stato incriminato uno dei volti più celebri del radicalismo islamico britannico. Si tratta del predicatore Anjem Choudary, già nel mirino dell’antiterrorismo per i suoi sermoni infuocati. È accusato di aver fatto propaganda all’Isis attraverso discorsi poi pubblicati su Internet. Rischia fino a 10 anni di galera. Barba lunga, occhiali e abito bianco, l’imam è apparso di fronte ai giudici, sorridendo sprezzante e rifiutandosi di alzarsi dinanzi alla corte.
Le accuse
Choudary, 48 anni, e un suo seguace, Mohammed Mizanur Rahman, 32 anni, sono stati incriminati per una serie di discorsi tenuti tra il giugno del 2014 e il marzo di quest’anno. Choudary e Rahman erano parte di un gruppo di 9 persone arrestate in settembre con l’accusa di essere membri dell’Isis, ed erano stati rilasciati in libertà provvisoria. Ora resteranno in carcere sino alla prossima udienza di fine agosto.
Posizioni radicali
Già presidente dell’associazione britannica degli avvocati musulmani, Choudary, padre di cinque figli, ha difeso gli attacchi alle Torri Gemelle e quelli di Londra nel luglio del 2005 in cui rimasero uccise 52 persone.
Si ritiene che abbia avuto un ruolo nel radicalizzare Michael Adebolajo, uno dei killer del soldato Lee Rigby, ucciso in strada a colpi di mannaia nel 2013. Dopo la strage a Charlie Hebdo aveva sostenuto che chi offende Maometto è condannato a morte e che anche l’Italia era nel mirino dei terroristi islamici.
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