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Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli A destra: il terrorista Sami Kuntar fa il saluto nazista, adottato da Hezbollah Cari amici, come vi ho detto ieri c'è una differenza fondamentale fra il modo in cui Israele isola e condanna il terrorismo che nasce da frange marginali della sua società e come invece le società arabe, compresa quella “palestinese”, lo approvano o lo esaltano. Ma ci sono altre differenze forse moralmente meno significative ma politicamente assai importanti. Una di queste è la quantità. Sapete quanti sono stati gli attacchi terroristici arabi in Israele la settimana scorsa, prima dell'incendio terrorista della casa araba che ha provocato la morte di un neonato? Sono stati sessanta, con una ventina di feriti. Trovate qui l'elenco: http://www.jewishpress.com/news/breaking-news/22-jews-injured-in-60-arab-attacks-this-week/2015/07/31/. Nello scorso weekend, dopo l'assassinio, ci sono stati settanta attacchi (http://www.jewishpress.com/news/breaking-news/the-long-list-of-arab-attacks-over-shabbat/2015/08/02/), fra cui il tentativo di bruciare un monumento storico che dovrebbe essere sacro a tutte le religioni abramitiche, cioè la tomba di Giuseppe (http://www.jewishpress.com/news/breaking-news/arab-terrorists-attempt-to-torch-josephs-tomb/2015/08/01/) e due attacchi di razzi (http://www.jewishpress.com/news/breaking-news/gaza-launches-rocket-attack-israelis-not-warned/2015/08/02/).
Badate, c'è stata una qualche intensificazione dopo l'incendio, ma il ritmo settimanale è più o meno normale e, se lo proiettiamo su scala annuale, fa tremila attentati nei dodici mesi. La stragrande maggioranza degli attacchi terroristi arabi, come quelli che vi ho citato, non viene riportata dai media internazionali. E per favore non mi si dica che sono meno gravi. I sassi lanciati sulle macchine spesso sono massi di diversi chili, che hanno fatto parecchie vittime. Gli spari, le molotov, gli accoltellamenti, gli investimenti volontari di pedoni sono fatti per uccidere, e spesso ci riescono. Per non parlare di stragi vere e proprie, come quella di qualche mese fa a una sinagoga vicino a Gerusalemme, o quello della famiglia Fogel (http://www.informazionecorretta.com/main.php?sez=70&id=48422). Il motore della violenza in Israele sta nell'offensiva araba, di Hamas e di Fatah, non nel terrorismo israeliano. Il che non lo giustifica, naturalmente: nessun crimine rende lecito un altro crimine. Ma bisogna sapere che c'è dalla parte del terrorismo quotidiano arabo e della sua quantità una politica, una scelta, perfino una vocazione sociale: migliaia, decine di migliaia di persone sono state allevate per questo e non sanno fare altro, non hanno mai lavorato in vita loro se non di mitra e di coltello. Il che comporta una vocazione a ripetere. E' il caso di Samir Kuntar, il druso libanese ex membro del Fronte di liberazione della Palestina, membro dell'organizzazione terroristica Hezbollah, che la redazione di IC ha scelto per illustrare il mio articolo di ieri. Cito una biografia che ho trovato in Internet. Il 22 aprile 1979 Kuntar guidò un gruppo di quattro terroristi che, partiti da Tiro a bordo di un gommone, sbarcarono verso mezzanotte sulla spiaggia di Nahariya, città israeliana una decina di km a sud del confine israelo-libanese, con lo scopo di compiervi un attentato. I quattro si imbatterono in un agente di polizia israeliano, Eliyahu Shahar, che uccisero all’istante. Dopodiché entrarono in un edificio al numero 61 di via Jabotinski e fecero irruzione nell’appartamento della famiglia Haran prima che potessero sopraggiungere rinforzi di polizia. I terroristi presero in ostaggio Danny Haran, 28 anni, insieme alla figlia Einat di quattro anni. Kuntar e i suoi uomini tentarono una sortita e uscirono dall’edificio trascinando Danny e la piccola Einat sulla spiaggia... Samir Kuntar sparò a bruciapelo alla schiena di Danny Haran davanti agli occhi della figlioletta, immergendolo poi in mare per assicurarsi che fosse morto. Subito dopo uccise la piccola sfondandole il cranio con il calcio del fucile contro le rocce della spiaggia. Nell’ottobre 1985, un commando dell'FLP prese in ostaggio la nave da crociera italiana Achille Lauro, pretendendo la scarcerazione di Kuntar. Durante il sequestro, i terroristi palestinesi uccisero il passeggero ebreo americano Leon Klinghoffer, costretto su una sedia a rotelle, e ne gettarono il corpo in mare. Nel marzo 2006 l’Autorità Palestinese gli ha conferito la cittadinanza onoraria palestinese. Kuntar fu poi liberato nell'ambito di uno scambio contrattato da Israele per ottenere le salme di due militari uccisi in Libano (questo commercio di cadaveri è un altro esempio della moralità islamica, immagino).
Kuntar è stato ucciso una settimana fa, a quel che ha detto la stampa, sulle alture del Golan da un drone israeliano (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/198787#.Vbj28Pntmko). Ma la sua morte non è stata probabilmente decisa come la meritata punizione di un assassino volontario di bambini. Molto più probabilmente Kuntar era di nuovo coinvolto in un tentativo terroristico e la sua morte è dovuta all'autodifesa israeliana. Il suo caso è significativo per questo: ci sono migliaia di persone come lui che hanno fatto non della guerra ma del terrorismo (che sono cose molto diverse) lo scopo della loro vita. E sono autorizzate a sfogare il loro sadismo e la loro sete di sangue da politici vili o complici. Anche questa è una differenza fondamentale, che la stampa e i politici in Occidente non raccontano.
http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90 |
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