Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 26/07/2015, a pag. 11, la breve "Pax Christi: 'Renzi in Israele ha dimenticato Gaza' ".
Perché il vescovo Ricchiuti, prima di chiederlo a Renzi, non domanda al Papa di fare un viaggio a Gaza? Potrebbe in questo modo verificare come i terroristi di Hamas impiegano le enormi risorse che giungono da tutto il mondo: per edificare rampe di lancio per i missili, tunnel, rifugi sotterranei destinati soltanto ai leader della compagine terrorista, lussuose ville e hotel con piscina sul lungomare di Gaza - anche questi rigorosamente vietati alla popolazione e accessibili soltanto ai capi di Hamas -, campi estivi per il lavaggio del cervello e l'addestramento di bambini e ragazzi, trasformati in terroristi dall'infanzia.
Crediamo che un viaggio del genere possa chiarire come il continuo invio di denaro, da parte di associazioni cattoliche e dirette emanazioni della Chiesa (e altrettanto da parte dello Stato italiano, di regioni e persino comuni) vada a finanziare il terrorismo e favorisca quindi il protrarsi della guerra contro Israele.
Ecco la breve:
Pax Christi si è detta «perplessa» dopo gli interventi del premier Matteo Renzi in Israele. L’organizzazione, presieduta dal vescovo Giovanni Ricchiuti, ha lamentato l’assenza di riferimenti al conflitto che, un anno fa, ha devastato Gaza. «Con grande sconcerto l’abbiamo sentito ripetere solamente l’ossessivo slogan della “sicurezza d’Israele”», si legge in un comunicato, che ricorda anche come l’Italia sia il primo fornitore di armi leggere a Gerusalemme.
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