Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 26/07/2015, a pag. 42, con il titolo "L'ultima arca verso la speranza", la recensione di Susanna Nirenstein.
Susanna Nirenstein
"La notte di Lisbona" di Erich Maria Remarque (Neri Pozza)
Siamo nel 1942, a Lisbona. Centinaia di ebrei, profughi dall’Europa in fiamme per mano nazista, cercano l’ultima arca che li porti in salvo in America. Erich Maria Remarque, l’autore che aveva da poco visto bruciare i suoi libri dal Terzo Reich e aveva trovato rifugio negli Stati Uniti, sa bene cosa voglia dire fuggire dalla tirannia e lo racconta con passo inquieto, senza via di uscita, dolente e coinvolgente. Succede tutto in una notte.
Un uomo guarda assetato una nave transoceanica in partenza. Non ha documenti né soldi, quando viene avvicinato in tedesco da un altro che sembra proprio un miserabile come lui. Gli offre passaporto e biglietto se ascolterà la sua storia, la storia di uno che si era tolto in tempo dall’aria marcia di Berlino e poi, incredibilmente, c’era tornato per riprendere sua moglie che aveva pensato inutilmente di poter abbandonare. Niente di meglio che Erich Maria Remarque per accendersi nel buio una sigaretta e ascoltare in mezzo alla nebbia di un porto cosa significhino un regime di sangue e la ricerca di una vita libera.
Per inviare la propria opinione alla Repubblica, telefonare 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante