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Pena di morte: mai in Israele! 24/07/2015

Buongiorno, mi rivolgo sia ad Angelo Pezzana che a Deborah Faith. Trovo allucinante che ci siano nostri correligionari favorevoli alla pena di morte in Israele! Anche davanti ad un terrorista. Non c'entra il fatto che si tratti o meno di un terrorista ma il sentirsi giustificati dal compiere un atto che io definisco criminale tanto quanto un atto terroristico. Uccidere dei terroristi che ti stanno sparando lo trovo assolutamente giusto, giustiziarli a sangue freddo no. E non perché provo pietà per loro, anzi, tutt'altro! Uno Stato non può e non deve, secondo me, uccidere a sangue freddo nessuno. E la pena di morte, come si vede in ogni paese che la esercita, non serve assolutamente come deterrente, è un dato di fatto. Anzi, come scrive giustamente Pezzana, i terroristi si sentono ancora più "martiri" se vengono uccisi, quindi si ottiene l'effetto contrario. Il fatto poi che Deborah Faith sia favorevole, beh rispetto il suo punto di vista e non me ne meraviglio, visto che ho notato le posizioni piuttosto di destra della giornalista con la quale, tuttavia, a volte mi trovo d'accordo. Inoltre si dice che i paesi che praticano la pena di morte siano più che altro mussulmani ma, in realtà, ci sono vari paesi che non sono affatto mussulmani e la praticano tranquillamente, primo fra tutti i "civili e democratici" Stati Uniti!, dove vengono giustiziati persino malati mentali e, spesso, persone che sono state giudicate colpevoli ma che, in realtà, non lo sono affatto, ma sono piuttosto capri espiatori, nella maggior parte afroamericani. Insomma dagli Stati Uniti io non accetto lezioni di democrazia! So di essere controcorrente con la maggior parte dei lettori e dei giornalisti di Informazione Corretta e mi aspetto magari una pioggia di insulti, ma, se siete veramente democratici come volete far credere, rispondetemi con argomentazioni valide e non con insulti! grazie per dare la possibilità di scrivere e complimenti alla testata.

Andrea Levi

Da vecchia radicale sono sempre stata contro la pena di morte poi sono successe alcune cose che mi hanno fatto pensare se un mostro abbia il diritto di vivere. Me lo sono chiesta quando il terrorista Kuntar e' stato liberato per riavere i cadaveri di due nostri soldati ammazzati da Hezbollah. Cosa aveva fatto Kuntar? Era entrato in un appartamento dove viveva una famiglia, a Haifa, ha preso il padre e una delle sue bambine. Ha ucciso l'uomo davanti alla bambina poi l'ha presa per le gambe e le ha sfracellato la testa. Aveva 4 anni. Lui in galera si e' diplomato e poi e' stato liberato. Adesso vive felice tra Hezbollah in Libano. La seconda riflessione: due ragazzi palestinesi sono entrati in una casa a Itamar, hanno sgozzato una mamma, un papa' e tre dei loro figli: 8 e 6 anni e 6 mesi. Io non sono di destra e nemmeno di sinistra, sono laica e democratica ma ritengo che questi mostri inumani, esattamente come i tagliagole dell'Isis, non abbiano diritto di continuare a respirare e di vedere il sole. Lo so che la pena di morte non e' un deterrente ma vorrei per questa gente punizioni che non si limitino a rinchiuderli in una cella con tv e pc. Siccome amo Israele e sono orgogliosa della sua grande democrazia mi auguro che escluda sempre la pena di morte dalle proprie leggi ma, caro signor Levi, mi permetta di trovare un po' di consolazione di fronte al terrorismo stragista e di desiderare per i mostri punizioni che possano spegnere per sempre il sorriso dai loro volti. E' una reazione credo umana a tanto orrore, non un'adesione ideologica e se vi fosse un referendum voterei contro.......credo. Cordialmente,

Deborah Fait

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Gentile Andrea Levi,
sulla proposta della pena di morte avrà visto anche lei che è stata respinta quasi in toto dalla Knesset. Che poi qualche deputato la considerasse opportuna,rientra nella pluralità di opinioni, ma ciò che conta è il risultato. Non sono invece d’accordo con lei sul sistema Usa, che io considero un esempio in gran parte da imitare in quanto a democrazia. Non ci sono coalizioni, chi vince prende tutto per 4 anni, poi ne risponde agli elettori. Da noi è sempre colpa di qualcun altro se il governo non riesce a mantenere le promesse. In Israele vige il sistema maggioritario ancora più del nostro, quindi con gli stessi problemi. Che in Usa ci siano degli stati che praticano la pena di morte – sempre di meno man mano che passano gli anni – non è un buon motivo per non riconoscere quanto l’Occidente sia debitore in fatto di modernità verso gli Usa. Nei paesi islamici non esiste alcun dibattito sulla pena di morte, perché viene applicata dai vari regimi senza che ci sia il bisogno di una sentenza. Si elimina chiunque dia fastidio al regime, lo si ammazza quando manifesta per le strade, lo si impicca in pubblico, in prigione, lo si fa sparire. È la barbarie. Per favore, non li paragoni agli Usa !

Angelo Pezzana


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